Now where do we go?
La prima meta' del 2000 se ne e' cosi' andata, ed e' quindi giunto il momento di ricapitolare lo stato di salute del nostro genere musicale preferito, il metal. Metal che, e' proprio il caso di dirlo, sta attraversando quello che e' probabilmente un periodo di transizione... anche se in attesa di cosa, non si sa. Non sono stati dei brutti sei mesi, anzi... Di dischi notevoli ne sono usciti, ma il problema risulta evidente se pensiamo a quali siano stati i nomi piu' acclamati: Iron Maiden, Fates Warning, Alice Cooper, Dio, Death SS, Motorhead, Glenn Hughes, Angel Dust... Ok, i vecchietti hanno dimostrato una volta di piu' tutta la loro classe, ma dove diavolo sono le nuove generazioni? Dove sono quegli artisti nuovi in grado di rivoluzionare un intero genere, lasciando un'impronta indelebile su generazioni a venire, come quelli appena citati hanno fatto in passato? Al momento, a parte qualche geniaccio destinato in ogni caso a restare un fenomeno per pochi (vedi Devin Townsend, che comunque non e' certo una novita'), sembra proprio che sia il vuoto ad imperare. Non possono essere certo i pur grandi Dark Tranquillity (il loro Haven e' proprio un gran disco, ma neanche loro sono certo nomi nuovi!) o Spiritual Beggars (che in pratica suonano - stupendamente - la musica di trent'anni fa) a rappresentare un punto di riferimento universale per il futuro. Per questo parlo di fase di transizione... E' per caso la quiete prima della tempesta? Sta forse per esplodere qualcosa da un momento all'altro, senza che noi ce l'aspettiamo? Le premesse sembra che ci siano: il vuoto trend power si sta sempre piu' affievolendo, se non nelle vendite (quasi sicuramente i vari Heavenly ed Iron Fire avranno ancora fatte contente le proprie etichette) almeno nella quantita' di uscite mensili, decisamente inferiori rispetto a qualche tempo fa, andando a creare un vuoto che potra' essere riempito solo da una mediocrita' generalizzata - e allora l'avranno avuta vinta le label, con la loro politica suicida del "clone e standardizzato e' meglio" - oppure da qualcosa di rivoluzionario, sempre che nel metal di oggi ci sia ancora la possibilita' di qualcosa del genere. E nel frattempo? Nel frattempo godiamo con i Fates Warning, che hanno provato a tracciare una strada per il futuro con un album come al solito geniale e intensissimo, e aspettiamo con ansia le nuove uscite di Judas Priest, Savatage, Deep Purple... Si, ma i giovani?
P.S.: A proposito di giovani, marcatevi questo nome: Dammercide. Italiani, in uscita in autunno col debut-album, non rivoluzioneranno niente pure loro... ma il loro geniale death tecnico sara' una sorpresa per molti. Ce n'era bisogno!
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NUMERO #11 Luglio 2000
Eccoci giunti al numero 11 di Stargazer, e nonostante il caldo non mancano le sorprese: WWW.STARGAZER.IT e' il nuovo indirizzo a cui potrete trovarci d'ora in poi!
Continua inoltre lo speciale GODS OF METAL Y2K con le succose interviste a DOMINE ed EDGUY.
Tra le Reviews ricordiamo FATES WARNING, VADER, NIGHTWISH, MESHUGGAH, SINERGY, PRAXIS, POWER SYMPHONY e IMMORTAL.
Non perdetevi la solita imponente dose di NEWS e i risultati dell'Iron Quiz in FUN!
Aggiornamento
Puntuale come al solito ecco l'aggiornamento, che porta con se le Reviews dei THE GATHERING, GAMMA RAY e MANOWAR.
Va segnalata inoltre l'intervista a BLAZE BAILEY e l'aggiunta della solita valanga di NEWS.
Questo e' tutto, ci si rivede sul prossimo numero, tra 15 giorni circa!
E ora tutti a vedere le stelle!
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