Dormi di notte Bruce?
Riesci a riposarti, a condurre una vita normale?
O sei ancora ossessionato da quelle immagini che non riesci a scordare?
Quella dei tuoi genitori insanguinati, uccisi da un banale rapinatore per una collana di perle.
Quella del tuo compagno e figliolo Robin, ucciso da un folle senza scrupoli.
Quella della tua citta' macchiata dalle fetide mani del crimine, dalla feccia.
Quella di una guerra che potrebbe distruggere il mondo intero.
O forse non riesci a spegnere in te il fuoco della vendetta, cio' che ti ha spinto a dedicare la tua vita a combattere il crimine, a vestirti come un animale della notte, a diventare l'oscuro protettore della tua citta'?
Ma non puoi ritornare.
Non puoi rimettere il mantello e la corazza e batterti ancora come se nulla fosse.
Sono 10 anni che te ne sei andato, che hai lasciato incustodita la tua citta'.
Sei troppo vecchio, troppo stanco.
(Troppo pazzo)
Eppure senti che devi tornare.
Il crimine ha ripreso a dilagare nella tua citta'.
La follia ancora la sporca come succedeva allora.
Come successe anni prima un pipistrello rompe la finestra del tuo salotto.
Non hai mai creduto alla magia, al destino, pero' e' un segno.
Devi tornare.
Devi rimetterti il mantello, la corazza e tornare sulle strade.
Questa citta' deve ritornare tua.
Non importa se la polizia e' contro di te.
Non importa se il governo stesso e' contro la tua missione.
Non importa che tu sia vecchio, fuori forma, stanco, inadeguato.
Hai dentro di te la scintilla della vendetta che e' piu' forte di qualsiasi pugno, di qualsiasi legge.
La decisione e' presa.
Il cavaliere oscuro deve tornare...
Decostruzione.
Ricostruzione.
Bastano queste due paroline a far capire l'estrema importanza e l'incredibile impatto che ha avuto "Il ritorno del cavaliere oscuro" (In originale Dark knight returns...d'ora in poi lo chiamero' appunto "DKR", per semplicita') sul mondo del fumetto supereroistico nella meta' dei magici anni 80.
Miller ha semplicemente preso Batman, lo ha posto in un contesto fuori della continuita' ufficiale e l'ha riplasmato da zero, riportandolo alle origini di un vigilante freddo e spietato (anche se non omicida come nella versione originale di Bob Kane), scolpendo il suo carattere e rendendolo finalmente un personaggio vero. Non una macchietta, non un'icona, ma un uomo, con tutte le sue contraddizioni. Il Batman di Miller e' ossessionato, pazzo, una persona al di sopra della semplice legge, un combattente puro. L'estrema importanza del DKR risiede nel fatto che da allora l'approccio verso Batman e verso qualunque altro vigilante e' cambiato radicalmente, tanto da divenire, al pari di "Watchmen", un faro per qualunque scrittore di supereroi. Ma oltre al discorso dell'importanza dell'opera non si puo' non sottolineare la bellezza dell'opera stessa: le 192 pagine che compongono il DKR sono pura adrenalina, con un ritmo micidiale, una storia da leggere e rileggere che non annoia mai. Per non parlare dei disegni di Miller (aiutato molto da Janson nella inchiostratura...), per l'epoca molto sperimentali visto che l'autore e' stato il primo a portare elementi tipici del manga nel mercato americano, per esempio l'abbandono della cella classica, con i disegni che coprono tutta la pagine, dando ancora piu' dinamismo al tutto. Ed anche la sceneggiatura e' fenomenale, famosa soprattutto per le minivignette con gli schermi televisivi che fanno da intermezzo per tutta la vicenda.
Ma e' inutile tentare di spiegare a parole perche' questo fumetto sia uno dei capolavori assoluti del fumetto americano...piuttosto procuratevi l'opera e scopritelo da soli...
Comunque sia il DKR e' stato stampato in una ottima confezione cartonata (30K) dalla Play Press e dovrebbe ancora essere disponibile, visto che e' gia' arrivato alla terza ristampa...
Come colonna sonora consiglierei qualcosa di abbastanza epico e trascinante come i Virgin Steele (i due "Marriage of heaven and hell" sono perfetti!).