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18 Ottobre 2006
LA CITTÀ VECCHIA
Nei quartieri dove il sole del buon Dio non dà i suoi raggi, esistono luoghi nascosti. Ne scoprirai l'esistenza, se t'inoltrerai lungo le calate dei vecchi moli. Ed in quell'aria spessa, carica di sale, gonfia di odori, il tuo spirito verrà rapito da aromi spirituali di cui non sospettavi nemmeno l'esistenza, e che oramai vengono narrati soltanto in poche, sparute canzoni, ricordate in punto di morte da vecchi assetati di tradizioni oramai svanite nel tempo.
La Città Vecchia è uno di questi luoghi. Ad una prima impressione potrebbe sembrare soltanto - soltanto? - un piccolo e fragile santuario eretto in memoria di quell'artista incredibile che fu Fabrizio De Andrè. Un artista di cui Genova è ancora fiera di aver dato i natali, ma di cui un po' si vergogna per esserselo lasciato sfuggire negli ultimi anni di vita. Ed ancora adesso non gli sono ancora stati tributati i necessari onori a Genova, al punto che la fondazione De Andrè non ha sede tra le mura della nostra città ma nella ben più distante Siena. Ma non permettetemi di divagare.
La Città Vecchia, dicevo, vi accoglierà con un calore umano che difficilmente troverete in altri locali. I gestori cercheranno di conoscervi, di diventare vostri amici, ma senza forzarvi la mano. Con una discrezione ed una gentilezza che vi commuoverà e vi spiazzerà. Vi accorgerete quindi che inizierete a vederli non come dei semplici gestori di uno dei tanti locali che frequentate, ma come dei veri e propri conoscenti da cui tornare anche solo per un saluto veloce, per due parole in simpatia, per un bicchiere di buon vino. Per la compagnia.
La Città Vecchia è un locale curato nei più minimi dettagli, come farete presto ad accorgervi lasciando vagare lo sguardo intorno a voi, lasciando che si sposti dalle bottiglie esposte sugli infiniti scaffali alle reti da pesca che vi osservano orgogliose dall'alto, dalle luci accuratamente studiate per risaltare questo o quel dettaglio agli aromi che vi coglieranno non appena varcherete quella soglia incantata. Sull'uscio, poi, troverete ad accogliervi un indovinello che, se sarete in grado di risolvere, vi farà guadagnare una bevuta gratis in compagnia del proprietario. Se non vi riuscirete, potrete comunque sfamarvi con ottimi taglieri preparati con cura da mani capaci e dissetarvi con ottimi vini, birre dai sapori antichi e spillate senza strani artifici del ventunesimo secolo, o raffinate scelte dei più differenti rhum. A voi la scelta.
La Città Vecchia è anche, oltre a tutto questo, una meta prediletta da molti musicisti e cantautori genovesi, che adorano lì riunirsi e ritrovarsi per una bevuta ad inizio o fine serata. Se sarete fortunati, diverrete spettatori di concerti completamente improvvisati o minimamente programmati, spettatori di improvvise unioni di anime sonore che meritano quell'angolo di paradiso musicale che la fortuna ha voluto che si formasse tra i vicoli di Genova. Se sarete fortunati, assisterete alla nascita o alla conferma del talento di musicisti che magari non conoscete, ma di cui i vostri spiriti si innamoreranno immediatamente e perdutamente. E tutto questo, sempre in quel clima familiare che vi porterà probabilmente a conoscere gli stessi musicisti, a parlare con loro di chissà cosa. Chissà quando. Chissà perchè. E' solo il chissà dove, che già conoscete. Il resto, come si suol dire, spetta solo a voi.
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