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Daniele Assereto
Daniele
Assereto


 
17 Ottobre 2006
MADELEINE CAFÈ

Cos'è una ragnatela? Un indice di disordine e noncuranza, un sentore di trasandatezza, un nido oscuro. Un fastidio da far sparire. Un appiccicoso fardello. Un angolo buio da celare nel più profondo della nostra calda dimora. Un nemico da estirpare, in poche parole. Oppure no.

Oppure, più semplicemente, una strana ed affascinante casa, dalle strane pareti e dai tetri abitanti. Un luogo per pochi, un luogo dove trovare riposo, un luogo dove non si deve più fingere di essere quelle brave persone che non siamo, con le maschere di tutti i giorni malamente indossiamo con fatica. Un luogo dove rifugiarsi.

Il Madeleine Cafè, con i suoi quadri alle pareti dall'indubbio gusto artistico e i gestori gentili ma non eccessivamente cordiali, con le sue stanze asimmetricamente distribuite nel pieno del centro storico di Genova (ma in quei vicoli che non sono ancora stati presi di mira dalla pulizia e dalla massificazione ristrutturatrice), è una perfetta sintesi di quello che intendo per "ragnatela". Provate ad entrarvi, ed a volgere lo sguardo intorno. Provate a cercare di ordinare da bere, comodamente seduti al vostro tavolo. Provate a voler assistere ad un concerto che inizia alle ventidue. Difficilmente vi tornerete.

Quello che si parerà davanti ai vostri occhi non è il locale ordinato che vi aspettate, ma un opprimente antro che ha veramente poco di familiare. E la velocità non è decisamente un pregio del locale, così come la puntualità negli eventi. Ma se non vi soffermerete alle apparenze, potreste scoprire che i proprietari sono giusto fuori dall'uscio che parlano allegramente con i musicisti, ed è per questo che stanno facendo tardi. Potreste scoprire che sempre fuori dall'uscio c'è uno strano nugolo di persone che ora parlano, ora bevono, ora rientrano dentro e ancora riescono fuori. Potreste scoprire che un locale non è soltanto lo spazio all'interno delle sue strette mura, ma anche l'atmosfera di contorno che vi aleggia ad ogni respiro. Ed allora, se riuscirete a resistere all'impatto della prima serata e vi tornerete una seconda volta, e poi una terza, e poi ancora, inizierete a sentire una strana sensazione tutte le sere che le sue spire vi avvolgeranno. Non farete più caso al fatto che il palco dove suonano i gruppi sia uno dei più piccoli che esistano a Genova, o che la stessa sala sia angusta, schiacciata e quasi opprimente. Non farete caso ai servizi accessibili quasi solamente tramite contorsioni degne del miglior funambolo circense. Vi sarete oramai fatti affascinare da quel lato oscuro che dimora dentro di voi e che avete sempre paura di mostrare, perchè non verrebbe capito dalla massa.

Ma la massa, qui, non c'entra. O se c'entra, non ritorna. O se torna, sbaglia. Il Madeleine Cafè è il locale giusto per non sbagliare. E' il locale per voi, dannate anime perse.

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