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7 Aprile 2005
NICOTINA X - LOGO LOCO
Lasciami alla mia pigrizia. Lasciami alla mia stanza. Lascia che, stasera, me ne stia a casa a dormire. Ti prego, Vale, non chiedermi questo. E io che, al massimo, avrei voluto andare al cinema. È anche mercoledì sera, costa meno. Dai, ti prego...
...e va bene, ok, per questa volta andremo a tenere compagnia a Chiara al Logo Loco. Lei che è in giuria, e dovrà ascoltare quattro gruppi che si contendono la partecipazione al concerto del Primo Maggio. Fortunata, eh? Beh, almeno berrà gratis. Lei. E lascerò a te, almeno questo concedimelo, l’incarico di recensire i gruppi che sentiremo.
Toxic Picnic: tecnicamente molto bravi, non sono riuscita assolutamente a capire i testi ma se all’ascolto dei primi due pezzi credevo di trovarmi davanti al “solito gruppo indie rock”, mi sono dovuta ricredere dopo aver sentito gli ultimi brani: più lenti e sicuramente molto emozionanti!
La voce del cantante non è potente ma si adatta al genere ed è in perfetta sintonia con gli strumenti.
Bello il LogoLoco, però. Appena entro, un gestore si accende una sigaretta. Dentro il locale. Ma me lo fanno apposta, me lo fanno!
Starfish: non mi sono piaciute... come mi era stato chiesto sono andata a sentirle per capire se il fatto che non mi avessero trasmesso energia ed emozioni dipendesse dal mezzo attraverso cui avevo conosciuto la loro musica, ovvero sentendo il demo che avevano inviato a Genovatune.
Purtroppo non mi sono ricreduta... premettendo, questa volta, che non sono un’estimatrice del Riot, devo riconoscere che tecnicamente sono brave ma elementari, la cantante non dialoga con gli strumenti, ma l’originalità è sicuramente da premiare.
Vado in bagno, e volgo per sbaglio lo sguardo verso l’entrata. Fuori, una ventina di persone che fumano. Ci sono quasi più persone fuori che dentro. Beh, credo sia giunta l’ora di farmi un’altra birra…
I Janet Weiss Blue Band, che ci hanno proposto uno ska-reggae, erano sicuramente bravissimi a suonare ma sembravano, lasciatemelo dire, i Giuliano Palma & The Blue Beaters... buona la presenza scenica ed interessante vedere strumenti un po’ diversi sul palco come contrabbasso e trombette ska.
Accompagno Chiara a prendere il demo di un gruppo per GenovaTune. Però ditelo, adesso, che me lo state facendo apposta! “Lucky Strike”, si chiamano. Fanno cover di Vasco Rossi. Ma perché, tra tanti nomi, proprio “Lucky Strike”?
I Matheria hanno chiuso la serata in bellezza con una buona dose di nu-metal italo-inglese. La loro musica è una mistura tra elettronica stile Subsonica e nu-metal, per questo perdono un po’ nell’originalità ma la loro ottima presenza scenica (sanno muoversi sul palco!) e l’abilità del cantante compensano questa pecca...
Ok, non rimpiango di non essere andato al cinema. Avevi ragione tu. È stata una bella serata. Bella compagnia, bella musica, bel locale. Abbiamo anche letto con avidità una copia di CosaFaiStasera, la piccola rivista cartacea in cui compare anche un tuo articolo, Vale. A proposito, me lo fai un autografo?
E mercoledì prossimo ci concediamo una replica, vero? Dai, stavolta sono io ad insistere.
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