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Daniele Assereto
Daniele
Assereto


 
3 Aprile 2005
NICOTINA VI - DAMAGE DONE

Immaginate un ambiente buio ma non cupo. Oscuro ma non tetro. Chiuso ma non opprimente. Ci sono brandelli d’arte appesi alle pareti, celati nei vicoli del centro storico di Genova. Immaginate adesso di percorrere Vico della Maddalena.
La folla è sopraggiunta numerosa, richiamata dall’evento che si deve consumare al Madeleine Cafè, quel locale che mi era sempre stato descritto come “un buco” ma che mi è apparso molto più grande di infiniti altri ritrovi della gioventù genovese. La realtà non è mai fedele ai racconti tramandati. Ma comunque. Il 2 aprile 2005, proprio tra queste mura, si sono presentati al pubblico ligure i romani Damage Done, nel mezzo di un tour che li sta portando in giro per tutta l’Italia.
Immaginate di partire da Milano e di voler terminare la vostra corsa nel centro di Catania. Ne avete di chilometri da macinare. Di chitarre da accordare. Di palchi da solcare. Di pubblico da esaudire. Ma per il gruppo di Roma non è stato un problema convincere i presenti al Madeleine con le loro composizioni.
Il 2004 li ha visti pubblicare il singolo “Thorns”, tre pezzi, tra cui la cover “Home” dei Depeche Mode. Brani complessi ma di assimilazione immediata, e che come in molti hanno già scritto riportano alla mente sonorità care agli Evanescence e ai Lacuna Coil. Mi fermo subito nel fare paragoni, perché non sarebbe giusto sminuire le capacità dei Damage Done limitandoli ad una sequenza di nomi già noti. Hanno la loro personalità. Hanno la giusta grinta. Hanno la calda voce di Nathalie che esce prepotentemente fuori da un corpo minuto che non crederesti mai capace di possedere un tale vigore. Hanno un muro sonoro retrostante che riuscirebbe a fermare anche una gru Vernazza senza freni in discesa libera giù per via San Lorenzo. E tra pochi giorni, come se non bastasse, dovrebbe uscire il loro nuovo nonché primo disco “Framework”, che conterrà 11 brani più una cover non ancora resa nota. Cosa si potrebbe ancora chiedere di più? Niente. Una sigaretta da fumare in santa pace, nel buio della propria stanza mentale, forse. Ma questa è una divagazione personale e fuori luogo.
Le danze iniziano poco dopo le venti e trenta, quando già la notizia della morte del Papa si è sparsa per il locale. Mi avvicino fin sotto il palco per assistere al concerto, e noto come la maggioranza degli avventori sembri far parte del popolo dark di Genova. Sarà il locale. La musica sicuramente non mi sembra dark, anzi. È molto più immediata, più corposa, meno contemplativa se vogliamo, ma sempre emozionale. Un’ora piena di concerto, e colma di suoni. Note grintose e mai banali. Accordi suonati da un gruppo che ha saputo dimostrare di saper domare un palco. E alla fine della serata, riesco a scambiare due parole veloci con la cantante Nathalie ed il bassista Helio.
Faccio notare che suonano con delle basi registrate sotto... e provo a chiedere se, per caso, non siano alla ricerca di un tastierista. Mi risponde Helio, sorridendo sereno. “Hehe, no, non stiamo cercando un tastierista, per ora abbiamo un ragazzo che sta dietro alla parte elettronica, ma non vogliamo ancora presentarlo dal vivo.“ Misterioso. A questo punto arrivano gli amici, e cominciano i complimenti di rito. Chiedo cosa li abbia portati alla scelta di suonare nella nostra città, e mi risponde sincera Nathalie. “Cosa ci ha portati a Genova? Beh, era una tappa normale, di passaggio, dato che arriviamo da Milano e ci stiamo dirigendo verso Roma. Inoltre conosciamo i ragazzi di NewsOnStage, che hanno promosso la serata, e siamo quindi riusciti a suonare in questo locale.” Ottimo.
Saluto il gruppo e mi dirigo verso casa. Cammino attraverso quei vicoli di Genova che, anche questa volta, mi hanno saputo regalare l’atmosfera giusta per un dolce contorno musicale della serata. Sorrido. In tasca ho un gadget dei Damage Done che mi terrà compagnia, domani, dopodomani, e oltre. Un accendino con tanto di apribottiglie incorporato. Splendido. Peccato solo che abbia deciso di smettere di fumare pochi giorni fa. Beh, vorrà dire che lo utilizzerò per aprirmi una Heineken gelata, non appena mi capiterà per le mani. La lotta alla nicotina continua, quella all’alcool no, si è fermata il 2 aprile 2005. Ho perso e ho ceduto alle tentazioni di qualche birra. Pazienza. Inutile piangere sul latte scremato. Ormai, il danno è fatto.

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