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Daniele Assereto
Daniele
Assereto


 
31 Agosto 2010
L'ATTIMO FUGGENTE

- Mi stressi con Matrix 2 e 3 e poi ti piace l'Attimo Fuggente? Aaaarrrgghhhh!
- Eh? Cosa dove come quando? Attimo Fuggente cosa?
- Su Facebook hai scritto che ti piace l'Attimo Fuggente (dead poets society).
- Ah ecco. Sì. Mi piace, a te noooooooo?
- Secondo te?
- HUAHUAHUA! Peter Weir, non garba?
- Ancora mi chiedo come sia possibile che sia lo stesso regista di Picnic ad Hanging Rock...
- Huahuahua! Sì, un po' differenti.
- In generale, Peter Weir sì, ma l'Attimo Fuggente...
- E vabbè, in quel film Weir è dovuto soccombere a Robin Williams, ma a parte qualche punto in cui è eccessivamente sopra le righe lo trovo un bel film. Adolescenziale, okay, ma bello. Diciamo che mentre le ragazzine bruttine e represse guardavano e sbavavano dietro Dirty Dancing, a noi ragazzini bruttini e introversi ci piaceva l'Attimo Fuggente.
- Capitano, mio capitano? Ma vaffanculo, va'! Sì, ok, va bene, adolescenziale, ok.
- Ma...? Lo so che c'è il "ma". Lo vedo.
- Sì. Solo che non saprei da dove iniziare. Per carità, film girato da dio.
- Io ti ho spiegato in poche parole perchè salvo quel film, anche se è un fattore molto soggettivo [al solito]. A rivederlo oggi, sono convinto che troverei INSOPPORTABILI tanti momenti.
- Dal punto di vista della costruzione è un grande film. Tecnicamente Peter Weir non ha ceduto a cazzate.
- Sento ancora l'alone del MA di prima...
- Ma la sceneggiatura, santoiddio, è imbarazzante. Diciamo che per me è l'equivalente del Titanic di Cameron: il regista c'è, ma sembra quasi che stia facendo un compitino.
- Ok. Picnic ad Hanging Rock era tutta un'altra pasta, ci siamo.
- Ma ti direi anche Witness, o Truman Show (sottovalutatissimo).
- Witness sì. Truman Show è già successivo, vale lo stesso?
- In che senso?
- Che non rientra nel discorso "visti i film precedenti". Però se parliamo di film suoi in generale, okay, ci sta.
- Ah, diciamo visto quello che ha fatto in generale, esatto.
- Anche se, anche in quel caso, secondo me ha subìto un po' l'attore.
- Forse sì.
- Di Master and Commander non posso parlare, visto che lo vidi al cinema in prima fila e non ci capii un cazzo... ricordo solo che nelle scene di battaglia, con queste ue cazzo di navi che si cannoneggiavano in mare aperto, io rimbalzavo lo sguardo da destra a sinistra per cepire cosa stesse succedendo.
- LOL! Anche tu, in prima fila...
- Eh, quando si arriva tardi ma non si vuole andare a vedere un film dei Vanzina, si prende quello che c'è...
- Beh, dipende da quale film, dei Vanzina...
- Lasciami una definizione general-dispregiativa, su!
- Ok.
- Comunque...
- Ahi!
- Cosa?
- Sento che il "comunque" premette qualcosa...
- Hehe. Sì. Non posso credere che tu preferisca due non-film ad un Attimo Fuggente.
- Senza paragone. Ma proprio non c'è confronto.
- Sapevo che volevi tornare a parlare di Matrix. Lo sapevo.
- No, non ce n'è bisogno.
- Meno male!
- Poche cose riescono ad irritarmi come un branco di ragazzetti ricconcelli e viziati che si lagnano perché i genitori (che li mantengono agli studi) vogliono che vadano a lavorare anziché fare gli aVtisti... - Voglio fare il poeta! - Ma vai a scavare fosse al camposanto!
- Ecco il sunto dei poeti estinti! Era un film con pretese di ribellione giovanile. Matrix che pretese ha, a parte volerci far credere che la Bellucci sappia recitare? Che è, appunto, fantascienza.
- Ribellione giovanile in collegio pagato con i soldi di papa?
- Cosa volevi, scene alla Classe 1984 ne L'Attimo Fuggente?
- Non esageriamo. Però 'sti qua che si masturbano a vicenda facendosi i complimenti per aver scritto poesie melense e lagnose non mi sembra 'sta gran ribellione.
- La ribellione è la coltura dell'attimo, invece di cedere alla normaliblablabla...
- Papà, ti è piaciuta la mia opera? Voglio fare l'artista... - No, faceva schifo, trovati un lavoro che è meglio!
- Ho capito, stiamo dicendo entrambi che era adolescenziale. Ma in quel contesto, è pregevole.
- Fosse stato adolescenziale non ci sarebbe stato niente da dire...
- Ma lo è.
- ...tipo Pretty in Pink o 16 Candles (che resistono al tempo più che bene). Il problema è che è adolescenzial-pretenzioso.
- Ci sta, tutti gli adolescenti avanzano un bel po' di pretese!
- No, non nel senso che sono gli adolescenti ad essere pretenziosi... ma il film.
- Ma sono pretese per adolescenti! O per insegnanti.
- Uh?
- Dico solo che il film offre anche tanti spunti interessanti sui metodi di insegnamento, ed è per questo che ogni tanto lo si fa vedere anche a scuola.
- Ed è anche per questo che la scuola va in vacca. - Scendi da quel tavolo! - No, l'ho visto ne l'attimo fuggente! - Ah, ok.
- Vabbè, non è che devi fare tutto alla lettera, eh. Poi è vero, il clima di "proibito" in quel film è fastidioso, ma è ancora più fastidioso per i gggiovani, che vedono ogni decisione del genitore come un editto incontrastabile. Che poi i gggiovani in questione siano tutti figli di papà nobile, evvabbè: con i figli poveri al massimo ci fai una versione Oliver Twist: ma Polanski mica ce l'ha fatta.
- O magari Gioventù Bruciata.
- C'erano meno genitori, in Gioventù Bruciata, comunque.
- Meno genitori?
- Io ne ricordo meno. Meno presenti... ricordo male?
- Un pochino...
- Okay. Taccio.
- Il rapporto tra James Dean ed i genitori è fondamentale nel film. Poi, ok: lo dico io.
- No, ok, quello lo ricordo, però ne L'attimo fuggente ci sono PIU' coppie di genitori...
- Tirare fuori Gioventù Bruciata come termine di paragone è fin troppo facile.
- ...sembra quasi una generalizzazione.
- Sì, ma se tiri fuori un esercito di coppie e le gestisci tutte male, mi chiedo: non potevi accontentarti di una fatta bene?
- Ma non sono gestite male, sei tu che parti prevenuto! Anche l'inizio del film, quando si vedono i genitori che salutano i figli mentre li accompagnano in collegio, è significativa [mi pare di ricordare, almeno].
- [Non ricordo...]
- Vabbè, immaginati la solita scena strappalacrimoni in cui i genitori salutano i figli, e nella scena successiva i figli scoprono chi è il loro compagno di stanza per gli anni a venire. Ecco: quel saluto può rappresentare l'addio di una famiglia che non è in grado di insegnare dei valori, ma che nella sua assurdità mantiene e cerca di far crescere il proprio figlio nel miglior modo che crede possibile, senza vedere che è proprio quest'atteggiamento a far più male alla crescita. Sono le solite banalità da film per ragazzi, insomma. E con le classiche scene preconfezionate.
- Ok, molto spesso nei film per ragazzi ci sono banalità... ma queste sono terribili. Ridatemi i GOONIES!
- Lì erano bambini, è un pubblico differente.
- Sì, saranno stati anche bambini, ma alle mammolette de l'Attimo Fuggente i Goonies avrebbero rotto il culo a calci.
- Ho capito, ma le mammolette de L'attimo fuggente non avevano mai avuto a che fare con la banda Fratelli, o con il tesoro di Willie l'Orbo. Su.
- Esatto: i Goonies erano dei duri. Yeah!
- Non puoi paragonarmeli però, dai!
- Diciamocelo: se dovessi scegliere cosa rivedere stasera, cosa rivedresti? I Goonies o "capitano mio capitano"?
- Non vedendoli tutti e due da un po', li rivedrei entrambi... ma se dovessi poi scegliere di nuovo tra un mese, sceglierei i Goonies.
- Evvai, fratello, dammi il 5!
- Però non posso non farti notare che, cercando sulla Wikipedia, viene fuori che l'Attimo Fuggente ha vinto l'oscar per la sceneggiatura.
- Sì, e Obama ha vinto il nobel per la pace.
- Okay, okay. Ma tra tanti premi, proprio QUELLO? E nomination ne aveva anche per regia, film, attore prot...
- Non mi stupisce, ma neanche un po',
- La vincita in sceneggiatura? O la non-vincita nelle altre categorie?
- Sì, la vincita in sceneggiatura: è un film che trasuda american dream dall'inizio alla fine.
- Ma no, c'è solo qualche momento di epicità. Sarebbe come dire che Qualcuno volò sul nido del cuculo trasuda american dream: no.
- Non ho capito il riferimento al Nido del cuculo...
- Dico che l'Attimo Fuggente e il Nido del Cuculo hanno molti punti in comune. Soprattutto la fine: la morte di un protagonista come sprone per tutti gli altri. L'Attimo Fuggente ha preso TANTO dal Nido del Cuculo: un manicomio da una parte, un collegio dall'altra, entrambi con restrizioni...
- Oddio, è un'affermazione pesante...
- Non ce le vedi, le analogie? Il lavandino che sfonda la finestra alla fine del cuculo, lanciato dal Grande Capo, è come il gesto di salire sui banchi dei ragazzi di Williams: è un tributo.
- Ok, capito cosa intendi.
- Poi c'è il nuovo arrivato che permette una nuova visione del mondo così come loro lo conoscevano. Da una parte era un paziente, dall'altra un insegnante. E sia chiaro, non li vedo entrambi da tanto, ma se mi chiedessi se dovessi scegliere quale dei due rivedere, non avrei dubbi questa volta: sceglierei il Nido.
- Come direbbero nei salotti bene: grazie ar cazzo. Ok, ho capito cosa intendi per analogie, ma non sono convinto.
- Ribellione yeah viva Che!
- LOL!
- Sono entrambi film di ribellione e polemica. Uno più all'acqua di rose, ok, ma i temi trattati, anche se con personaggi e caratteristiche che possono risultare insopportabili, sono molto simili.
- Secondo me, ci sono differenze fondamentali.
- Viva Che?
- La prima e principale è che nel Nido del cuculo ad entrare in conflitto con il sistema d'internamento è proprio un internato, mentre ne l'Attimo Fuggente, l'azione non parte dagli studenti, ma da un professore. Quindi da un uomo dell'establishment.
- E' sempre l'elemento nuovo nell'ambiente, però.
- Sì ma essere dottore o essere paziente sono due cose ben differenti.
- E poi tieni conto che il professore era stato studente. Quindi lo spettatore non lo vede come un professore. E anche gli altri professori, nel film, non lo considerano tale, quindi non ha la forza che potrebbe avere sapendo di avere alle sue spalle tutto il consiglio direttivo scolastico.
- Il problema non è come gli altri vedono il professore, ma il fatto che non sono gli studenti a mettersi direttamente in posizione conflittuale con il sistema: c'è la manina dell'adulto che li aiuta.
- Alla fine, sì. Evvabbè, l'adulto fa la parte di colui che apre la mente, ma viene cacciato.
- In questo senso, se vuoi parlare di ospedali, allora, piuttosto che il Nido del cuculo: Risvegli.
- Risvegli non ha epicità nel finale.
- Ed anche in Risvegli c'era Robin Williams.
- Risvegli non ti lascia con una sensazione di "koncvisterò il monto!"
- No, sicuramente no.
- Risvegli ti lascia con un pizzico di depressione. Giusto un pizzico, eh. Due dita di tristezza.
- Invece il ragazzetto viziato che si suicida alla fine de l'attimo fuggente ti mette allegria? (Oddio, a me un po' sì...)
- Il Nido e l'Attimo, invece, GODI alla fine. E il ragazzetto non si suicida alla fine: il ragazzetto che si suicida è la causa di tutta una successione di eventi che porta alla consapevolezza di sè dei ragazziniviziati. La fine è il saluto al professore, sui banchi, così come la fine nel Nido è il Grande Capo che fugge.
- Nella versione che mi piace ricordare, il ragazzetto si suicida. Ed io smetto di guardare per festeggiare il lieto evento.
- Sei una bestia.
- Forse, un po' sì...
- In fondo, comunque, nessuno dei Goonies si sarebbe mai suicidato. MAI.
- Esatto: per questo i goonies erano dei ganzi!
- Su questo e sul Nido, convergiamo.
- E anche Risvegli, dai.
- E a grandi linee, anche sull'Attimo, visto che è sempre la soggettiva a separarci. Sulle cose oggettive siamo abbastanza d'accordo. Più che Risvegli comunque potevano chiamarlo Riaddormenti... tanto, finisce così.
- E poi la bestia sarei io...
- Taci, che i tuoi festeggiamenti per il suicidio del bimboviziato sono ben lunghi, visto che credo che ci sia ancora una ventina di minuti di film...
- Sì, ma con lui defunto scorrono veloci.
- Ecco, apposto.
- Papà, voglio fare l'artista! - No, i tuoi lavori fanno schifo. - Ma è quello che voglio! - Ma va a morì ammazzato, và. - Ok.
- BANG!
- Bye bye.
- Okay, okay, okay.
- Addio, e grazie per tutto il pesce!
- Queste citazioni di Adams mi mettono sempre di buonumore.
- Già.
- Un figlio con meno presenza di spirito sarebbe morto prima.
- E non ci sarebbe mancato ugualmente.
- No. In quel film poi c'erano tanti volti che hanno iniziato poi a diventare più o meno famosi, tra i ragazziviziati, quindi non riesco proprio a detestare quel film.
- Non so... l'ho visto molto tempo fa e non ne ho un buon ricordo. Credo che se dovessi vederlo oggi urlerei di dolore.
- Beh, io ho urlato di dolore rivedendo l'originale Karate Kid, due mesi fa.
- Ahahahahahahah! E cosa ti aspettavi?
- Anzitutto, non ricordavo due ore piene di NIENTE, e invece: CI SONO TUTTE!
- Bene, ora prova a rivedere anche il Ragazzo dal kimono d'oro.
- No, credo sarebbe troppo. E sì che Karate Kid almeno ad un certo punto di sono fermati, del Kimono d'oro ho dei ricordi di una serie televisiva che... mammamia... nonono!
- No, non mi pare fosse una serie tv, ma solo che ne avessero fatto, tipo, troppi.
- Ricordi vaghi, poi controllo, ma credo siano arrivati fino tipo al settimo.
- Almeno al 5° credo di esserci arrivato, dopo non saprei.
- E poi credo che fosse partita una serie, con episodi brevi.
- Addirittura?
- Perchè tanto i personaggi erano SEMPRE QUELLI, e anche la trama non cambiava. Era imbarazzante.
- Un po' sì. Ma ne percepivo il fascino perverso, come fossero film porno.
- Hehehe. Sì.
- Le piccole variazioni in trame molto simili... ma anche io ho vaghi ricordi.
- Wikipedia non mi aiuta.
- Tipo che in non so quale episodio una tipa del blocco buono (non era Kim Rossi Stuart, c'era l'altro) viene rapita, drogata e stuprata, e poi non so, forse si risolveva tutto nel torneo di karate alla fine.
- Minchia, il biondone, con la ragazza biondissima anche lei. Ecco, quello era diventato un'americanata PAURA.
- Ed era italiano, alla fine.
- Sì, lo sto scoprendo anche io, adesso. Però cercando in rete, non trovo tracce del telefilm. Vuoi dire che i 4 film con il secondo protagonista erano TALMENTE brutti che li dimenticavo ogni volta, e quando li riguardavo ero convinto che fossero differenti?
- Beh, dai, non erano poi così brutti. O meglio: erano brutti, ma mi facevano molto ridere.
- Sì, traboccavano ingenuità. Ma ti giuro che ero convinto ci fosse un telefilm. Anzi: ne SONO convinto.
- Secondo me erano (involontariamente) molto divertenti, erano una sorta di commedia napoletana ambientata in america.
- Esatto!

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[Commento lasciato da Fulbio il 6 Settembre 2010, 08.14]
...i tuoi disturbi dissociativi sono riusciti a portare su web uno dei mille paz che ti litigano in testa o il tuo interlocutore ha un nome?
^____^

[Commento lasciato da Pazuzu il 6 Settembre 2010, 10.24]
La seconda che hai detto. ^_^

[Commento lasciato da Fulbio il 6 Settembre 2010, 10.25]
...allora escilo :-)

[Commento lasciato da Pazuzu il 6 Settembre 2010, 10.28]
Hai mai preso in considerazione l'opportunità che magari lui non voglia? ^_^

[Commento lasciato da Fulbio il 6 Settembre 2010, 11.03]
E' per questo che esistono i nickname ... ancora non ho chiaro chi sei tu e chi è lui, siete pazzi entrambi :-P

[Commento lasciato da Pazuzu il 6 Settembre 2010, 11.09]
Sul serio non hai capito quale dei due...? LOL!

[Commento lasciato da Fulbio il 6 Settembre 2010, 11.11]
Diciamo che lo sospetto ... ma se fossi uno che ti ha conosciuto ieri davanti a una birra sarei spacciato

[Commento lasciato da Pazuzu il 6 Settembre 2010, 11.15]
E meno male che mi "conosci" da quasi 15 anni, allora... ^_^

[Commento lasciato da Fulbio il 6 Settembre 2010, 14.15]
Quindi chi non ti conosce da 15 anni si arrangia? ^_^

[Commento lasciato da Pazuzu il 6 Settembre 2010, 14.17]
Mica è importante capire chi sia chi, per poter apprezzare il dialogo.

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