Dovrebbe essere nei negozi a giorni la ristampa di questo unico album per i Winter's bane, prima band che ebbe dalla sua i servigi della voce di Tim Owens, oggi Giugulante con i Judas Priest.
Ragioni diverse mi hanno portato a valutare questa ristampa, oltre alla voce di Ripper. La tesi piu' incredibile che esce dopo ripetuti ascolti di "Heart of a killer" e' sensazionale: ragazzi, i Priest hanno arruolato Owens e gli hanno dato anche ampio spazio, o lo hanno spinto a collaborare piu' di quanto non possa sembrare! Altro che dittatori!
Tornando indietro nel 1993, troviamo quello che, crescendo, diventa il suono di Jugulator, che va ad impreziosire un disco di tutt'altro che banale heavy metal, forse ai tempi perduto nelle innumerevoli uscite sbandierate da gruppi piu' "trend" di questi Winter's bane. Le canzoni sono treni in corsa, mazzate incredibili di malignita', urla strazianti di condannati, dolore e panico, terrore e disperazione...
Si tratta, allora, dell'anello mancante che puo' dimnostrare l'osmosi creativa di un cantante che ha dalla sua una voce piu' che degna di nota, dall'altra, i Priest orfani di Halford che rivivono in "Heart of a killer", anche se con una sola chitarra, tagliente, precisa, quella di Lou St Paul che macina riff su riff senza lasciare il tempo a Dennis Hayes (basso) e Terry Salem (batteria) di tirare il fiato. Incredibile la marcia militare su "Reflections within" con un Owens a proclamare dal megafono, doppiando se stesso, doppiando il capo della speranza, "Wages of sin" e' malvagia, permeata di una cattiveria padrona dei demoni, "Haunted house" e' uno schiaffo alle scialbe canzonette in doppia cassa che tanto ammaliano i cuori dei giovani defender, la title track e' puro heavy, l'arpeggio di "night shade" sembra invece essere un'oasi di tranquillita' brutalmente stuprata dall'incedere del riffing che e' un cingolo spezzato nello strumentale "Winter's bane" e omaggio alla scuola inglese della NWOBHM nella conclusiva "Cleansing mother".
I Judas Priest ci sono stati, ci sono e ci saranno, nell'anima di Tim Owens, prima, durante e dopo Jugulator, ma il ragazzo ha talento da vendere e sicuramente la personalita' non gli e' mai mancata, semmai, la trasformazione dei Priest e' appena iniziata. Per conoscere le radici dalle quali il gruppo muovera' in futuro, questo disco e' un passaggio obbligato.