"Dlin-Dlon!
La vostra vita e' vuota e noiosa? Il lavoro e' il solito inutile tran-tran? La vostra piu' grande emozione in un giorno e' vedere i programmi di Luca Sardella?
Beh allora per voi c'e' "Voivod Lives"! Scatenate una simpatica apocalisse in casa vostra, fate infuriare i vicini per il volume troppo alto del vostro stereo , fate fuggire quell'unico neurone che vi era rimasto!
"Voivod Lives"...l'apocalisse solo per voi al modico prezzo di un normale cd!
(Puo' avere effetti collaterali. In caso persistessero contattare il vostro psichiatra di fiducia.)
Dlin-Dlon!"
Dopo anni di onorata ed assolutamente geniale carriera i Voivod festeggiano il passaggio sulla prestigiosa etichetta Century Media con il primo live della sua lunga storia, 11 canzoni per una ora di pura, contnua ed indefessa distruzione.
Infatti il gruppo ha scelto di presentare su questo live una scaletta basata in gran parte su "Negatron" album quantomai controverso per la sua potenza ed il suo estremismo sonoro, ma secondo me decisamente efficace nel sapere scavare a fondo nella psiche e nelle fobie dell'uomo. Ed e' proprio nella dimensione del concerto che queste canzoni riescono maggiormente a colpire, grazie soprattutto ad una produzione grezza e potente, anche se un po' confusa, tanto da sembrare in certi punti un bootleg ufficiale (Tra l'altro il disco e' tratto da due diversi show, tenutisi nel 96 al Dynamo ed a New York). Tra tutte le canzoni da segnalare sicuramente la immensa "Nanoman", vero gioiellino del disco e "cosmic conspiracy", canzone capace di regalare sensazioni incredibili.
A complemento del tutto naturalmente anche qualche pezzo storico, come "Tribal convictions" (tratto da "Dimension Hatross"), "Ravenous Medicine" (dove si scopre cosa volesse dire il batterista Away quando definiva Negatron, una versione anni '90 di "Killing Technology") , la ovvia "Voivod" e la cover dei Venom "In league with satan", un omaggio alla band che li ha ispirati nella primissima parte della loro carriera.
Comunque sia "voivod Lives" e' sicuramente un ottimo disco, meritevole di essere tra i top album, ma a conti fatti si poteva fare di piu'. Non discuto ovviamente ne' la qualita' dei brani, ne' la qualita' della band (ci mancherebbe!), ma piuttosto la scelta dei brani e la produzione; se devo dire la verita' e' stata una piccola delusione non trovare nessun brano tratto dal trittico di dischi "Nothingface - Angel Rat - The outer limits", ovvero i dischi piu' melodici e folli della band, cosi' come si sente la mancanza di brani tratti da "Phobos", ultimo disco da studio della band (anche se in questo caso sembra che la band avesse registrato dal vivo i pezzi di Phobos, ma che non li abbia potuti mettere a causa della scarsa qualita' della registrazione...). A quanto sembra ci potrebbe essere la possibilita' di un seguito a questo live contenente appunto i brani tratti dai dischi appena citati (un po' sul modello degli Iron Maiden con "A real live one" e "A real dead one"), ma sono solo voci, quindi staremo a vedere.
Per adesso ci troviamo di fronte ad un disco dal vivo che fotografa efficacemente solo alcuni lati della musica che i voivod hanno saputo genialmente comporre in tanti anni di carriera.
Comunque sia un disco da comprare, anche solo per stemperare l'attesa del nuovo disco, attualmente in preparazione, che riportera' la band su sentieri un po' piu' melodici (ed immagino psichedelici...).
Ora, se premettete, mi appresto a scatenare l'apocalisse nella mia stanza...basta solo schiacciare il tasto play...