Sono ormai passati molti mesi dall’uscita del disco, ma la decisione di
recensire quest’album ancora oggi, e' scaturira dalla validita' musicale che
il gruppo norvegese ha saputo proporre.
Questo quarto album degli Ulver, e' qualcosa d’inaspettato! Un vero
capolavoro! La band capitanata dal tutto fare Garm, ha superato se stessa!
Dopo l’incorruttibilita' sonora del debutto, dopo averci deliziato con un
lavoro acustico e l’intero disco registrato nelle foreste nordiche, giunge
alle sperimentazioni elettroniche (Il risulttato e' un incrocio tra Arcturus
e Nine Inch Nails). Un doppio cd che vi fara' viaggiare lontano, il lavoro e'
interamente incentrato sull’opera di William Blake «Il matrimonio del
paradiso con l’inferno», e la trasposizione in musica e' riuscita benissimo.
L’inizio apocalittico di "The argument Plate 2" e' solo il preludio ad una
serie di emozioni interne che sfociano nella follia, o genio artistico?
Litanie infernali, dolci melodie e voci suadenti, narrano gli avvenimenti
con un fascino indescrivibile.
Chiudete gli occhi e sarete trasportati nel punto in cui il paradiso sposa
l’inferno, dove l’anima incontra il corpo, la passione e la ragione si
fondono. Dove l’impeto dell’inferno si congiunge alle limitazioni del
paradiso!
Signori e signore, questa e' ARTE!
P.S. Consigliato solo a chi non vede il metal come un senso unico.