Esordio su cd per i milanesi SKW (ex Skywalker), autori di un thrash evoluto ispirato a mostri sacri quali Metallica, Pantera e Meshuggah, come recita la loro bio. Niente male come dichiarazione d'intenti! Peccato solo che alla fin fine l'ultima parola spetti alla musica e non alla biografia... e nonostante tutte le belle frasi che si possono spendere, questo Techno-logical non riesce a liberarsi di una staticita' di fondo che rende il tutto monotono alla lunga e permeato da una spiacevole sensazione di gia' sentito che non giova sicuramente. Ci sono sicuramente degli spunti interessanti (alcuni stacchi strumentali soprattutto, vedi l'opener The Mirror House), ma non basta mettere insieme qualche cambio di tempo, qualche stacco di percussioni e quattro riff diversi per creare un buon pezzo. Tanto piu' che quando certi passaggi sembrano uscire direttamente da un album dei Sepultura, dei Metallica o dei Meshuggah l'irritazione sale veramente alle stelle... manca la personalita' insomma, caratteristica che di questi tempi viene trascurata anche troppo e che non dovrebbe mancare specie in una band che non ha nulla da perdere, non avendo pressioni di case discografiche e particolari obblighi contrattuali sulle spalle. Nel cd, oltre a 5 composizioni originali, e' presente anche una versione 'riveduta e corretta' di For Whom The Bell Tolls dei Metallica, che non aggiunge ne' toglie nulla all'originale, riuscendo a passare inosservata nonostante la veste moderna di cui e' stata rivestita.
L'unica cosa di cui sono sicuro e' che gli SKW possano fare decisamente meglio di cosi', visto che i mezzi tecnici non mancano e le possibilita' per far bene neppure. Basterebbe levare dallo stereo Sepultura e compagnia e cercare di essere un po' piu' personali: meno forma e piu' sostanza (certo, piu' facile a dirsi che a farsi...). Attendiamo fiduciosi nuove notizie.