Gli Skid Row sono uno dei gruppi che maggiormente mi hanno dato difficolta'
ad essere etichettati. Quando mi chiedevano "ma gli Skid Row che genere
fanno?" le mie risposte sono sempre state molto vaghe. In effetti in loro
troviamo l'attitudine del Glam, la pesantezza dell'Hard Rock, i riffoni e
gli assoli del Metal, isomma, non e' facile capire cosa facciano esattamente.
Se poi prendiamo il loro primo omonimo lavoro tutto diventa ancora piu'
difficile.
Skid Row, ovvero, Bassifondi. E di storie di strada e bassifondi ci parlano
i nostri cinque amici, nel loro fantastico e risucitissimo primo album. Ecco
quindi che troviamo storie di ragazzi "difficili" costretti a vivere in
situazioni non certo rosee e che finiscono per commettere errori
irreparabili, come nella mitica "18 and life" (chi di voi non ha mai cantato
"Ricky was a young boy...??). Troviamo storie d'amore che finiscono e nasce
cosi' una delle piu' belle ballad di tutti i tempi secondo me, la struggente
"I Remember You", una canzone che mi e' sempre piaciuta un sacco.
Ma i nostri ci parlano anche di amori ossessivi e miniacali, spinti
all'eccesso come in "Midnite". Come poi dimenticare l'anthem degli Skid Row
per eccellenza, quella canzone che parla di gioventu' pazza, di tutti quei
giovani a cui piace divertirsi, magari sbevazzare un po, fare casino, e che
finiscono sempre nei guai. Insomma, spero avrete capito che mi riferisco a
"Youth gone wild".
Gli Skid Row esordiscono con un album secondo me riuscito da tutti i punti
di vista. Ci sono pezzi drammatici e pezzi allegri, si ride e si piange, si
canta a squarciagola, tutto.
La produzione poi mi ha sempre affascinato moltissimo. Credo che il suono di
queste chitarre lo abbiano in pochi al mondo e delle armoniche artificiali
negli assoli (i "fischi" insomma) cosi' li ho sentiti fare solo a Zakk Wilde.
I testi a prima vista possono sembrare magari scemi o troppo romantici, ma
se ci si riflette sopra si scopre che gli Skid Row ti hanno appena sparato
in faccia magari un argomento parecchio scottante e che dovrebbe far
riflettere.
La loro abilita' sta proprio in questo, cioe' nel creare canzoni che magari
sarebbero pesantissime visto l'argomento che trattano, ma che quando le
ascolti ti sembrano canzoi normali, tranquille, a volte scanzonate.
Questo primo lavoro degli Skid Row e' ancora lontano secondo me dalla
complessita' raggiunta da quello che il mondo considera il loro capolavoro,
ovvero Slave to the Grind, anche se quest'ultima affermazione non mi vede
molto d'accordo. Secondo me Skid Row ha un qualcosa che me lo rende molto
piu' affascinante del pur stupendo Slave to the grind.
Per adesso ancora non so cos'e', ma appena lo scopriro', sarete i primi a
saperlo, nel frattempo ascoltatevi (procuratevelo se non lo avete!) un album
che merita davvero e che nonostante risalga a dieci anni fa suona ancora
cosi' dannatamente attuale che qualcuno poco esperto lo potrebbe scambiare
per il loro ultimo album.
Bene, questo e' tutto gente! Ascoltate Skid Row, e' un ordine! ^____^