Fresco, vario e coinvolgente! Ecco com'e' in sintesi questo sorprendente "Ecliptica" dei giovanissimi (l'eta' media e' 20 anni) finlandesi Sonata Arctica, vera e propria perla nascosta in questo periodo di vacche magre.
La prima cosa che mi ha colpito del loro metal neoclassico sono le originali linee vocali: il cantante e tastierista Tony (strano nome per un finlandese, e il cognome e'ancora peggio!) sceglie delle melodie particolari che danno quel tocco in piu' alle canzoni,in modo che non stanchino gia' dopo il primo ascolto, ma che ogni volta colpiscono l'ascoltatore, pur essendo un classico cantato alla Kotipelto. Molto valido anche il lavoro del chitarrista Jani sebbene i suoi assoli risentano qualche volta dell'influenza malmsteeniana, ma spesso si intrecciano alla perfezione con quelli di tastiera come nella bella canzone veloce che apre il cd, "Blank file". Anche le seguenti "My land" e "8th Commandment" seguono la falsariga della prima, cioe' power alla Stratovarius ma piu' originale e non altrettanto noioso.
Si arriva cosi' alla prima ballad, "Replica", per la quale c'e' una sola parola : stupenda. Il livello si mantiene altissimo con la splendida "Kingdom for a heart", dalle melodie piu' ricercate e complesse, con "Fullmoon", piu' immediata grazie al chorus che viene subito da canticchiare dopo il primo ascolto, e l'altra eccellente ballad, "Letter to Dana", triste e malinconica.
Con "Unopened" (che e'anche il primo singolo uscito) e "Picturing the past" si torna alla velocita', e ancora una volta si rimane colpiti dalla prova del cantante. Il pezzo conclusivo e' "Destruction preventer", di oltre 7 minuti, un po' piu' particolare degli altri, che alterna momenti lenti ad altri piu' veloci.
Ottimo cd di esordio, quindi, grazie anche alla perfetta produzione dei Finnvox Studios, e artwork decisamente "arctico".
Se siete ancora indecisi se comprare l'ultimo degli Stratovarius, non pensateci troppo su, e comprate invece "Ecliptica", che merita sicuramente di piu', e non vi annoiera' come invece avra' sicuramente fatto "Infinite".