Ve li ricordate i Pantera? Massi' dai, quei quattro ragazzotti americani autori negli anni '80 di alcuni ottimi dischi a meta' fra l'HM duro e puro dei Priest e le sonorita' piu' classy tipiche dei Dokken... Come? Non vi torna? Per voi i Pantera sono dei nerboruti e tostissimi "cowboy dall'inferno", fautori di un thrash grezzissimo a tratti al limite dell'hardcore? Mah... quelli che conosco io si conciavano nella maniera tipica di molti gruppi dell'epoca: capelli iper-permanentati, look a base di magliette leopardate, spandex e colori ultra-appariscenti. Va be' dai, ma allora si tratta sicuramente di due band differenti e omonime... Per toglierci ogni dubbio controlliamo i nomi dei musicisti: il cantante si chiama Terence Lee, vi torna? No? Ecco, allora e' confermato: parlavamo di due band diverse! Vediamo gli altri, giusto per scrupolo... Il chitarrista si chiama "Diamond" Darrell, il bas... eh? Come? "Dimebag" Darrell? Oddio, ma vuoi vedere che... E gli altri due? Rex Rocker? Vinnie Paul? Katz, ma sono loro!!!! Ma che gli e' successooooooooooooo?
Correva l'anno 1992, e i Pantera erano reduci del grandissimo successo mondiale di Cowboys From Hell, album che, nel bene e nel male, ha poi contribuito a dettare nuove regole nell'ambito della musica "potente e cattiva". Ma quasi tutti i loro fan, praticamente convinti che la band fosse al debutto, erano letteralmente all'oscuro del passato, prima glam e poi classic metal, del combo, passato di cui Mr. Darrel e compagnia si dovevano probabilmente ora vergognare. Ma qualcuno negli States decise che c'era la possibilita' di capitalizzare sul successo del succitato "Cowboys"...
Uscito per la fantomatica "Reborn Classic" questo CD e' la ristampa/raccolta (probabilmente non autorizzata) del secondo e del terzo album dei Pantera che, dopo gli esordi tipicamente glam (e non pensate anche voi che il monicker della band sia adattissimo per il genere in questione?), si spostava ora su un heavy metal piu' classico che, come dicevamo nell'intro, svariava da sonorita' tipicamente Priestiane ad altre piu' americane, accostabili ai Dokken.
E, per quanto incredibile vi possa sembrare, si tratta di due grandi dischi, che potrebbero far apprezzare la band anche a chi (come me) non li ha mai potuti soffrire!
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Riff grintosi (con un paio di rimandi ai Sabbath su Out For Blood - che richiama Sympton Of The Universe - e... ehm, Heavy Metal Rules - debitrice di N.I.B.), gustosissimi assoli di chitarra, grandi mid-tempo melodici (In Over My Head, Only A Heartbeat Away)... e in ogni caso un'ottima dose di sanissimo class metal americano!
Una piccola curiosita': Like Fire e' molto simile - nel riff, nella struttura e nel chorus - a It's Not Love dei Dokken, che uscira' l'anno successivo su Under Lock And Key. Certo, si tratta di pezzi abbastanza "standard" per l'epoca e quindi e' probabile che sia una coincidenza, ma sarebbe davvero buffo poter dire, al giorno d'oggi, che il combo del buon Don potrebbe aver preso ispirazione... dai Pantera!
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Da segnalare che il cantante non e' ancora Phil Anselmo (arrivera' su Power Metal, un titolo che e' tutto un programma), ma tale Terry Lee: beh... diciamo che quando cerca di rifare Halford se la cava benino, pur non avendo la grinta del grande Rob, ma il meglio di se' lo da' di sicuro nelle ottime parti piu' melodiche, in cui emergono timbriche quasi soul. Non proprio un'ugola regina, comunque indiscutibilmente un buon cantante!
Ma la vera stella dei due dischi e' l'incredibile Diamond Darrell, letteralmente inumano nello sfornare a ripetizione grandi riff e assoli spettacolari ma sempre pieni di gusto... una prestazione a dir poco spaziale!
Beh... Dopo I Am The Night, e con l'arrivo di Philip Anselmo, i Pantera si sposteranno per un solo album su sonorita' di puro power americano, prima della grande svolta di Cowboys From Hell... A questo punto, pero', e' lecito farsi prendere da un dubbio: cosa sarebbe successo se i quattro ragazzi avessero ottenuto all'epoca il successo che indubbiamente meritavano, arrivando a competere con le vendite dei vari Dokken, Scorpions e compagnia? Con ogni probabilita' non ci sarebbe mai stato il mutamento di rotta che porto' all'uscita di Cowboys From Hell, disco che, come dicevamo, ha profondamente segnato la scena anni '90... E quindi, sempre con ogni probabilita', quella stessa scena sarebbe ora molto diversa. Pazzesco, eh?