MOVIDA - contro ogni tempo (1995)
Marzo 2000
Certe volte ti chiedi cosa possa essere andato storto.
Ti chiedi come e’ possibile che una band di valore assoluto come i Movida non abbiano raccolto neanche una minima frazione del successo e della gloria che meritavano.
Forse sara’ stato per la casa discografica non all’altezza, forse solo per pura sfiga o, piu’ probabilmente hanno avuto la unica sfiga di nascere in Italia e non negli States.

Rimane il fatto che la band e’ attualmente "dispersa" da qualche parte e forse (spero proprio di no) neanche piu’ esiste.
Decisamente un brutto destino per una band che invece aveva veramente delle grandissime qualita’, non solo a livello tecnico (tra l’altro se non ricordo male tutta la band era composta da professionisti , alcuni dei quali erano i musicisti di supporto di alcune star italiane), ma soprattutto a livello compositivo.
"Contro ogni tempo" e’ stato il loro primo album, un esordio a dir poco fulminante, grazie ad un sound capace di accontentare veramente un po’ tutti, dal metallaro, all’amante del rock italiano, ma grazie anche ad una dozzina di canzoni quasi perfette.
Lo stile del gruppo era un rock energico (e credetemi, di energia ce n’e’ veramente tanta!), con influenze che andavano dal funky (come nella massiccia "violenza") al progressive, ai Pearl Jam, al metal e molto altro. (Per esempio non e’ un caso che la band quando era invitata nelle radio suonasse spesso la cover di "Message in a bottle" dei Police...).
Ma aldila’ di questo sono proprio le canzoni a convincere, dall’inizio alla fine del disco: difficile non farsi trascinare dalla vibrante energia dell’opener "Anni Luce" , dalla violenza di "Svegliami", dal ritmo trascinante del singolo "Violenza" e, perche’ no, dalla dolcezza di ballate come "Puro incanto" e "Selene" (Quest’ultima cantata in inglese, visto tra l’altro che il disco fu fatto uscire coraggiosamente in due versioni, una cantata in italiano ed una in inglese).
Difficile trovare pecche in questo lavoro, ne’ nelle canzoni, ne’ nei componenti del gruppo (difficile tra l’altro non farsi stregare dal cantato di Alessandro Ranzani o dal drumming tecnico e vario di Mario Riso),ne’ nei testi (assolutamente fantastico quello di "Immaginare", ispirato da una novella di Pirandello) ne’ sorprendentemente dal cantato in italiano, spesso un handicap a causa di una lingua a parer mio piu’ legnosa e meno musicale dell’inglese.
Quindi non posso che consigliare assolutamente questo disco; penso proprio che non potrete non rimanerne affascinati, cosi’ come tutti quelli (ahime’ pochi) che comprarono il disco 5 anni fa: gia’, perche’ penso che i Movida nel bene e nel male si possano considerare una vera e propria band di culto, una meteora troppo veloce che pero’ ha saputo segnare nel profondo chi l’ha ascoltato.
Per la cronaca, "Contro ogni tempo" non e’ l’unico disco fatto dalla band, ma il suo successore non era di certo all’altezza soprattutto per il tentativo della band di conformarsi ai responsi della classifica.
Comunque sia, non importa quante difficolta’ troverete per reperire l’album (che io sappia non e’ mai stato ristampato...), ma cercatevelo e compratevelo.
Ne vale veramente la pena!

VOTO: 1/1
Alby
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INFO:
Anno: 1995
Etichetta: Spell Records / Dig It
Durata: 45 minuti
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