Se c'e' una cosa davvero ridicola e' la quantita' di album dal vivo dei Motorhead che si possono trovare in giro, e non parlo solo di bootlegs, ma di "ibridi", di album pubblicati da case discografiche di ogni tipo e risma senza pero' l'autorizzazione o il consenso della band. Questo perche' Lemmy e gli sciagurati che si porta dietro non hanno controllo sul loro vecchio materiale e quindi chiunque puo' pubblicare live e raccolte a ripetizione con un certo margine di guadagno assicurato: ecco spiegati quindi i vari "Live At Brixton", "Blitzkrieg", "Live In Passerano Marmorito" e via discorrendo. Tutta questa pappardella per introdurre il mastodontico "Everything Louder Than Everyone Else", doppio album dal vivo registrato ad Amburgo nel '98 per il tour di "Snake Bite Love" e fortissimamente voluto dalla band stessa per dare finalmente ai propri fans un live di qualita' e rappresentativo dell'ottimo momento di forma che la navigata formazione sta vivendo al momento. Due cd belli pieni di classici vecchi e nuovi (quasi tutti gli album figurano con almeno un estratto) con una produzione veramente cruda e potentissima (come fatto dai Judas Priest nel loro live dell'anno scorso) che non si fatica minimamente a credere che sia "100% overdub free": alzate al massimo il volume, chiudete gli occhi e lasciatevi travolgere da questo mare di elettricita' e rock'n'roll bastardissimo e rovente, vi sembrera' di essere a due centimetri da Lemmy, le sue mani che si avventano sul Rickenbacker e la sua testa inclinata da una parte a rantolare nel microfono, vi troverete ad osservare le buffe facce del mattachione Phil Campbell mentre suona i suoi solos sporchi e rolleggianti e vi stupirete della potenza e della precisione con cui Mikkey Dee devasta il drum kit dimenando i capelli. Momenti migliori? Ma se non c'e' nemmeno un calo di tensione! Micidiali comunque "On Your Feet Or On Your Knees", "Stay Clean", "I'm So Bad (Baby I Don't Care)", "Nothing Up My Sleeve", "Overnight Sensation", "The Chase Is Better Than The Catch" e le detonazioni a catena di "Sacrifice" dal primo cd, mentre nel secondo brillano "Born To Raise Hell", "Going To Brazil", "No Class" dedicata all'amica Wendy O. Williams, il blues ultraheavy di "Capricorn" e l'immancabile conclusione "Overkill", autentica mazzata proto thrash. Altre parole non servono, se siete fan dei Motorhead non potete rinunciarci, se non lo siete avete due possibilita', o lo diventate ora (come perdevate il vostro tempo prima?) o Lemmy & co non li avete mai potuti soffrire.
"Only way to feel the noise it's when it's good and loud..."