MEGADETH - risk
Settembre 1999
51.34 minuti
Lo sport preferito degli amanti dell’Heavy Metal sembra ultimamente essere quello di sparare a zero su questo cd. Da parte mia cerchero' di non farlo; in primo luogo perche' sarebbe davvero troppo facile, e poi perche' in fondo questo Risk tutto da buttare non e'.
Certo i Megadeth sono un gruppo che in passato ha fatto ben piu' che ottimi dischi e sentirli suonare cose molto vicine al glam di fine anni ottanta ("Seven") farebbe inorridire il piu' obbiettivo dei cronisti; ma proviamo ad ascoltare senza pensarci, svincolandoci dai pregiudizi: quello che abbiamo di fronte e' un prodotto concepito ancor prima che per vendere per essere passato in radio e in tv il piu’ possibile. Stando cosi’ le cose non si puo' non ammettere che un pezzo come "Crush’em" raggiunga in pieno lo scopo, avendo anche quel quid di cattiveria (finta) per fare presa sui vecchi fan.
Non mancano ovviamente brani mal riusciti e "tirati via" anche da questo punto di vista ("Prince of darkness" e "The doctor is calling"), ma nel complesso il disco si lascia ascoltare (distrattamente) ed e' pure suonato bene, a patto di non avere troppe pretese. Episodi come "Insomnia" (con un violino a dare colore a inserimenti industriali), "Wonderlust" (forse l’ unico dove Marty dica qualcosa) o "Ecstasy" catturano l’ascoltatore in fretta, gli offrono quattro o cinque minuti di compagnia e con discrezione tolgono il disturbo, tutto qui. Nessun conato, ma anche nessun sussulto purtroppo. A volte si finisce anche con l’imbattersi nel piu’ classico dei "gia' sentiti" ("Breadline"), ma in dischi come questo e' il giusto prezzo da pagare.
"Risk" e' insomma un disco inutile da acquistare: perche' i brani hanno piu' o meno l’intensita' dell’ultimo Brian Adams (e quelli migliori state certi che prima o poi li ascolterete), perche' questo 1999 ci ha gia' regalato molte altre cose artisticamente piu' valide e perche' non e' un disco dei Megadeth.
Quest’ultima affermazione e' alla base degli anatemi che sono piovuti addosso al biondo Dave in questo mese, e basta da sola a concludere la recensione.
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VOTO: 1/1
Marco LG
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