MOTLEY CRUE - entertainment or death (live)
Febbraio 2000
Dieci anni fa i Motley Crue erano all'apice della cariera; dieci anni fa i Motley Crue erano la piu' grande party-band del pianeta; dieci anni fa i Motley Crue avrebbero dovuto pubblicare un album dal vivo. E invece la storia e' andata diversamente, e nel frattempo per il combo losangeleno si sono aperte le porte dell'inferno, con due album sotto tono (anche se l'omonimo con Corabi continua a piacermi abbastanza) e soprattutto lontanissimi dal volume di vendita cui erano abituati fino, appunto, a dieci anni fa.
L'idea di pubblicare una raccolta di pezzi dal vivo tratti da tutte le epoche della loro carriera non fa altro che confermare l'enorme occasione persa nei primi nineties, nonche' contribuisce a dare a questo "Entertainment or death" il sapore di un disco per inguaribili nostalgici. Per non parlare dello strano effetto che fa sentire la voce di Vince Neil prima nel 1982 e subito dopo nel 1999, d'accordo che non e' mai stata una voce eccezionale ma ultimamente...
La scaletta poi lascia fuori entrambi gli ultimi due album, e se per l'omonimo la scelta e' comprensibile quantomeno stupisce l'esclusione di estratti da "Generation swine", vista anche la presenza di molte tracce registrate nell'ultimo tour. La cosa si fa ancora piu' sospetta se si considera che il primo dei due cd contiene solo estratti dai primi album, quelli cioe' meno festaioli e piu' vicini quindi al sound attuale della band. Inoltre le registrazioni piu' datate suonano effettivamente male, e non c'e' scusa che tenga quando ci sono bootleg di quel periodo che hanno un suono del genere se non migliore.
Stanti tutti questi limiti bisogna dire che fa un certo effetto trovare racchiusi in due dischetti tutti i classici dei Motley Crue per di piu' contestualizzati, registrati all'epoca della pubblicazione. Da vecchio fan non posso che esserne felice, e per i nuovi potrebbe essere l'occasione di riscoprire il glorioso passato della band, fatto di arene urlanti e stracolme, batterie semoventi, belle donne e feste interminabili. Non mi sembra il caso di citare dei titoli, perche' sono tutti ovviamente grandi pezzi fra i quali risulta difficilissimo scegliere i migliori o i peggiori; sarebbe in effetti alquanto strano se in una raccolta di brani dal vivo trovassero posto anche prestazioni scadenti!
In definitiva siamo davanti ad un prodotto indirizzato principalmente ai nostalgici, col quale pero' si tenta di non deludere il nuovo pubblico, quello conquistato negli ultimi cinque anni, ma il risultato rischia di scontentare entrambi!

VOTO: 1/1
Marco LG
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INFO:
Anno: 1999
Durata: 48.17 e 48.35 minuti
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