LOCK UP - pleasure pave sewers
Aprile 2000
Per capire che tipo di progetto sono i Lock Up e' sufficiente leggere i nomi dei partecipanti: Jesse Pintado e Shane Embury dei gloriosi Napalm Death rispettivamente alla chitarra e al basso, Peter Tagtgren dei magnifici Hypocrisy dietro il microfono e, dietro i tamburi, uno dei batteristi che piu' apprezzo in ambito estremo, ovvero Nicholas Barker, ex Cradle of Filth e ora diviso fra Dimmu Borgir e Borknagar. Il progetto chiamato Lock Up vede i nostri eroi impegnati in un assalto sonoro che attinge dal passato dei musicisti in questione, come se Pleasure Pave Sewers fosse un album che riesuma quei famosi dischi Grind Core e Death che sono la storia dei musicisti partecipanti al progetto. Percio' sapete cosa vi aspetta: Nick che ci pesta a piu' non posso, tenendo sempre altissimo il tempo delle canzoni e costante il bombardamento sonoro che ne deriva, Pintado che utilizza i suoi soliti riff veloci e melodici che tanto abbiamo sentito sugli ultimi tre dischi dei Napalm, infine Peter Tagtgren che con i suoi urlacci vomita i perversi testi di Embury. Il risultato? Di una piattezza disarmante, uno dei dischi piu' prevedibili e sterili che siano stati in rotazione sul mio stereo. Perche'? I riff di Pintado, come ho gia' detto, sono gli stessi degli ultimi dischi dei Napalm Death, anzi, addirittura mi sembrano gli scarti di questi ultimi; il drumming di Nick e' si potente, preciso e veloce ma non varia mai da una canzone all'altra, si ha la sensazione di deja vu' dal primo all'ultimo minuto. Insomma non aspettatevi nulla di nuovo, lasciate perdere le fantasmagoriche sperimentazioni degli Hypocrisy, qui la piattezza regna sovrana, pure nelle vocals di Tagtgren, un uomo che ci aveva abituato a soluzioni geniali variando spesso timbro e modulando il growl con rara maestria, anche lui qui si limita ad urlacci sguaiati e poco convinti. I dubbi maggiori (o le spiegazioni ...) riguardo questo platter vengono quando dallo scarno booklet leggiamo che tutte le 13 canzoni ( per mezz'ora scarsa di musica ) sono state registrate presso i 'famosissimi' Backstage Studios in soli 2 giorni, mentre Peter le parti vocali le ha registrate in un solo giorno nei suoi Abyss Studios. Un puro divertessment per i musicisti impegnati, ma e' molto meno divertente sborsare (almeno) 35 carte per questo disco. In definitiva, se volete spendere bene i vostri soldi rivolgetevi alle band 'madri' e lasciate questo CD sugli scaffali.

VOTO: 1/1
Raffaella
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INFO:
Anno: 2000
Etichetta: Nuclear Blast
Distribuzione: Audioglobe
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