Continua la battaglia della Magna Carta in favore del metal-rock progressivo di qualita', e in compagnia di gente ben piu importante come Shadoe Gallery e Magellan, arrivano i nuovi Ice age. in questo disco sono raccolti 74 minuti di ottima musica, direttamente influenzata sia dalla scuola americana dei Kansas, sia da quella inglese di Genesis, Marillion e ELP.
Quello che piu colpisce di questa band e' una certa maestosita' del suono, il loro ottimo gusto compositivo e il fatto di non simenticare mai una certa metallosita' di fondo; insomma gli stessi ingredienti che hanno reso un capolavoro Carved in Stone degli Shadow Gallery e scusate se e' poco.
Certo non possiamo parlare di masterpiece assoluto, la produzione e' un po' acerba e a volte nel songwriting sembrano un po dispersivi, peccati di gioventu' che sicuramente col tempo riusciranno a limare, perche' le capacita' ci sono tutte.
Come esempi si possono prendere l'opener "Perpetual Childhood" 11 minuti veramente scorrevoli, "sleepwalker" sebra uscita dagli Shadow Gallery; in Join si possono ammirare splendidi duelli di chitarra e tastiere. The bottom line e' piu' aggressiva e sembra derivare da un certo metal classico anni 80, tipo i black sabbath epoca ronnie james dio, con un interludio piano chitarra veramente eccezzionale; tempo per una ballata ( one look away) e arrivano le due perle finali, soprattutto da segnalare e' To say Goodbye.
Ice age: se vivete a pane e prog metal ,questo e' un lavoro sicuramnte da consigliare, una rivelazione sulla scia dei power of omens dell'anno scorso. Buy it!!!!!