HOLLENTHON - domus mundi
Ottobre 1999
Napalm / Audioglobe
Gradita sorpresa gli austriaci Hollenthon (da segnalare la presenza in formazione dell'ex pungent stench Martin Schirenc), che senza alcun clamore se ne escono con una produzione totalmente fuori dagli schemi che mi ha decisamente impressionato.
La Napalm records ci aveva gia' proposto in passato lavori interessanti ed originali come quelli dei Korova o degli Otyg, ma mai mi sarei aspettato che la label austriaca tirasse fuori qualcosa di cosi' particolare.
Il genere proposto dai nostri e' a grandi linee un gothic doom molto heavy, base sulla quale pero' i nostri innestano gli stili piu' diversi: dal folk all amusica etnica, fino ai canti gregoriani.
Quello che mi colpisce maggiormente e' comunque la capacita' fuori dal comune di quest aband di creare dal marasma sonoro inestricabile di partenza qualcosa di straordinariamente omogeneo, di mettere le loro influenze al servizio del pezzo rendendo cosi' l'ascolto molto piu' fluido e mai difficile.
Non troverete su questo disco arrangiamenti dissonanti o allucinanti passaggi ipercomplicati, ma solo composizioni di pregevole fattura, ben arrangiate ed eseguite da musicisti che sanno il fatto loro, ma non cedono alla tentazione di voler dimostrare a tutti i costi di essere dei fenomeni.
Molti sono gli spunti interessanti disseminati lungo tutta la durata dell'album, tanto che e' difficile individuare tracce piu' valide delle altre: sono sicuro che ciascuno avra' le sue predilette, ma dovra' ammettere che cio' che resta maggiormaent eimpresso e' il senso di completezza che il prodotto riesce a trasmettere nel suo insieme.
Detto che la produzione e' decisamente ottima (altra cosa a cui la Naplam non ci aveva abituati in passato) non mi resta che consigliarvi almeno un ascolto di questo disco per farvi un'idea di cio' che viene proposto.
Per quello che puo' valere intanto la mia approvazione l'hanno ricevuta al 100%. Fatemi sapere cosa ne pensate.
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VOTO: 1/1
Ricky Manazza
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