Ecco qui un gruppo italiano (di Torino) che si dedica al power classico, con copertina epica (ma senza draghi), voce acuta, intro atmosferica e sognante, melodie orecchiabili, un discreto lavoro di chitarre e tastiere, ma purtroppo penalizzato da una produzione davvero scadente, soprattutto per il suono della chitarra, che e' troppo in sottofondo e non incide come dovrebbe.
Invece la batteria sembra suonata su un fustino del detersivo, la voce risulta troppo alta rispetto a tutto il resto (pure con fatidiose stonature), e qualche volta si sente pure qualche partenza non a tempo degli altri strumenti.
Pero' oltre alle critiche c'e' anche da dire che le canzoni si lasciano ascoltare con piacere, soprattutto "Through the wind" e "Will of a king", secondo me i pezzi migliori, e che il chitarrista Stefano e il tastierista Alessandro sono bravini, soprattutto negli assoli.
Alla fine questo non e' un disco malvagio, ma la produzione lo fa quasi odiare!
Non era meglio risparmiare sulla confezione (addirittura un digipack) e curare maggiormente il suono?