Frank Zappa e' stato uno dei pochi VERI geni musicali espressi dalla
musica occidentale dagli anni 50 ad oggi.Questo mio personalissimo
parere e' condiviso da una folta schiera di musicisti e (cosa meno
importante) da critici musicali di ogni estrazione...forse non sono
pazzo, quindi...
Battute a parte, si puo' affermare senza rischio di smentite che Zappa ha
rappresentato un caso praticamente unico, confrontandosi con quasi ogni
genere con piglio iconoclasta, rigore musicale estremo e personalita'
inconfondibile, non disdegnando di affrontare in prima persona problemi
sociali e politici riguardanti la liberta' di espressione negli
States(penso alle magre figure che ha fatto rimediare a tutti gli
esponenti del famigerato PMRC scontratisi dialetticamente con lui,
magari di fronte a una commissione di senatori).
Volendo introdurre questo poliedrico artista ad un ignaro ascoltatore
"rock", il problema di base e' dato dalla radicale diversita' dell'
approccio zappiano al music-biz ed alle sue tradizioni: una produzione
ufficiale sconfinata(piu' di 60 album, spesso doppi o tripli!), concerti
spericolati spesso sfocianti nell'happening con il pubblico, ironia,
canzoni ripresentate negli anni con arrangiamenti e soluzioni sempre
differenti, dodecafonia e doo-wop, jazz e musica concreta, blues e
quartetti d'archi...A differenza del 90% degli artisti, non e' possibile
scegliere un paio di dischi esemplificativi di tutta la sua carriera.Che
fare, dunque?
Per iniziare, penso che questo "Tinseltown Rebellion" possa essere
adatto: non rientra probabilmente fra le sue opere piu' acclamate, ma e'
uno dei suoi dischi piu' "rock" e (comoda esca per attirare "orecchie
Hard&Heavy") presenta in formazione nomi noti come Steve Vai alla
chitarra ritmica, Bob Harris(attuale voce dei melodic rock gods Axe)
alle tastiere,tromba e "voci acutissime", Tommy Mars(ha suonato con Tony
Macalpine nel progetto M.A.R.S.) alle tastiere e Vinnie Colaiuta
(sessionman di lusso in ambito rock fusion) alla batteria.
"Tinseltown.." e' un disco registrato dal vivo durante diversi show
risalenti al 1980-81, ma presenta anche una canzone registrata in studio
(Fine Girl) e alcune parti di tastiere sovraincise su "Easy meat".Il
resto e' rigorosamente privo di overdubs e TUTTI gli assoli sono stati
improvvisati sul momento, dato che Frank non ne ripeteva mai nessuno.
Ascoltando le evoluzioni musicali di tutta la band, appare chiaro che la
definizione di "Universita' della Musica" riferita alle partiture di
Zappa non e' per nulla usurpata!E sentite (fra gli altri) gli
arrangiamenti vocali di "Fine Girl", se amate i Savatage dei cori
polifonici di "Chance"!
Volendo parlare dei singoli episodi, mi preme segnalare la parte
strumentale di "Easy Meat", degna degli EL&P piu' pomposi(ma che non sono
mai stati cosi' ironici), l'ideale trittico costituito da "I ain't got no
heart" , "Tell me you love me"(dal crescendo trascinante e dagli acuti
pazzeschi di Bob Harris!) e "Pick me I'm clean"( mix di rock, R&B,
musical, momenti strumentali intricati e tratti aggressivi) e
"Tinseltown Rebellion" allegra e ironica cronistoria di un'ipotetica
rockband losangelina piena di talento, ma pronta a riciclarsi in gruppo
punk wave per raggiungere il successo( non vi ricorda l'idea alla base
di "Punky Brewster" di Devin Townsend?).Dal punto di vista musicale un
riuscitissimo incrocio tra Broadway, doo-wop e jazz-fusion.Stupendo,in
entrambe le accezioni del termine!
Un consiglio per l'ascolto e' a questo punto obbligatorio: ascoltate
Zappa leggendo i testi! Sebbene molti di essi costituiscano per stessa
ammissione dell'autore "delle stupidate", spesso sono sottolineati dalla
musica in modo incredibilmente efficace, al fine di incrementarne
l'effetto comico ( o drammatico, a volte). E' una musica molto
complessa, anche quando non appare tale: tanti gustosi dettagli
rischiano di sfuggire se ci si avvicina distrattamente...
Nel caso vi riteniatete degli amanti della musica a 360 gradi, non
potete non conoscere (almeno un po'...) un artista come Zappa: provate a
cominciare da qui e dedicategli il tempo che richiede l'accostarsi ad un
mondo nuovo, ma non completamente alieno...non penso ve ne pentirete!
Unica avvertenza: il senso dell'umorismo e' caldamente consigliato, dato
che le uniche cose affrontata seriamente in questo disco sono la
composizione dei brani e la loro esecuzione impeccabile...il resto e'
gioia di suonare e divertimento!Niente musicisti paludati e snob, al
limite sfotto' "for the young sophisticated"!