DOOMSWORD - doomsword
Dicembre 1999
Per quanto mi riguarda i doomsword sono stati la vera rivelazione del metal italiano nella prima parte di quest'anno. Decisamente lontani dalle melodie allegre e facili dei gruppi di casa nostra risultano una vera mosca bianca perche si si rifugiano in quell'epic metal dello scorso decennio caratterizzato da band come warlord, manilla road e cirith ungol e lo fanno con assoulta passione e maestria. Tutto trasuda anni 80 in questo cd a partire dalla scelta da parte dei musicisti di utilizzare dei soprannomi. curatissima la confezione in simil pelle con un libretto corredato da quadri e da foto evocative, e l'etichetta si e' pure sforzata di produrre il vinile!!
Venendo al contenuto musicale, l'incedere maestoso si ha fin dall'opener "sacred metal" dove si fa sentire come assolto protagonista il vocalist Nightcomer veramente di grado di sapere ricreare certe emozioni. Bellissima "warbringer", con uno stacco centrale degno dei migliori warlord mentre "helms deep" riesce a ricreare l'atmosfera della battaglia al fosso di Helm, descritta da Tolkien ne Il signore degli anelli; bellissima la parte centrale narrata e il chorus. "one eyed god" e' una vera e propria preghiera ad Odino e dopo un inizio acustico ed evocativo si evolve in chorus dove il pathos e' di grande livello, mentre "return to Imrryr" ha un incedere battagliero dedicata al buon elric di melnibone'!!!! Si parlava di metal anni 80 quindi e giusto omaggiare con una cover uno dei piu' grandi gruppi epic ovvero i cirith ungol e doomsword ci riescono benissimo con nadsokor tratta dal grande one foot in hell. Pur avendo i c.u. un impostazione vocale differente Nightcomer riesce a stupirci grazie all'uso di un doppio cantato (uno piu basso, l'altro piu' aspro e acuto). Con le ultime due canzoni il sound si fa piu' tendente al doom di ispirazione candlemass ed il risultato e' infatti molto oscuro e riescono a ricreare un atmosfera quasi criptica e molto pesante, assolutamente non commerciale ed questo in fondo, lo spirtito di questo album: ovvero ricreare un sound fatto per pura e semplice passione senza essere dettato da inutili mode. La qualita' e l'onesta' alla fine pagano ed infatti lo stesso Bill Tsamis dei Warlord si e' complimentato di persona con la band, ritendosi certo che faranno un buon lavoro con la cover di lucifer's hammer sull'imminente tribute album che U.S. sta preparando per warlord. E noi non possiamo fare a meno di condividere.

VOTO: 1/1
Teo "Wildsteel"
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INFO:
Etichetta: Underground Symphony
Anno: 1999
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