E chi si aspettava un disco cosi' ??!!
Dopo le dichiarazioni e le varie indiscrezioni sembrava che i DT dovessero
abbandonare il loro tipico suono particolarmente aggressivo e la voce
growl, diventando cosi' piu' "commerciali" e "mosci", ma per fortuna ci
hanno smentiti tutti !!
Infatti, mentre i cugini In Flames sfornano un disco si bello ma che tutto
sommato non aggiunge niente di nuovo alla loro discografia (possiamo
considerarlo un Whoracle part 2 ?) e restano sugli stessi binari dei dischi
precedenti, i DT cambiano direzione, ma non totalmente. Su Projector ci
sono le voci pulite (addirittura 2 pezzi con SOLO la voce normale), ci sono
atmosfere piu' "morbide", sognanti, ritmiche piu' rallentate, anche
gotiche, ma i vecchi DT sono ancora perfettamente riconoscibili tra gli 11
meravigliosi pezzi, dove spiccano per rassomiglianza con i Depeche Mode la
bellissima "Day to end", che si basa su un sottofondo elettronico, la
delicata e toccante "Auctioned" e "Dobermann" nel ritornello.
A me i Depeche Mode non sono mai piaciuti, ma per fortuna i DT si
distaccano poi facilmente da loro con un'ottima alternanza tra voci pulite
e voci growl, tra classiche chitarre distorte tipiche dei dischi precedenti
e atmosfere lente.
Un altro fondamentale cambiamento e' l'entrata nel gruppo del tastierista,
che ha un parte predominante in parecchi pezzi, contribuendo a rendere
piacevolmente triste e oscuro questo disco.
Io sono soddisfatto di questa nuova direzione intrapresa, perche' non avrei
apprezzato un The Gallery 2, ma spero che le voci allarmanti che si stanno
diffondendo siano false, cioe' di un prossimo album tutto con le clean
vocals; questa alternanza e' perfetta: Stanne e' un cantante formidabile,
riesce a comunicare emozioni e a interpretare i pezzi e i sentimenti
descritti in entrambi i suoi modi di cantare.
Vorrei citare tutte le canzoni perche' sono tutte bellissime, ma preferisco
ricordare quelle un pochino superiori e che mi hanno preso istantaneamente,
perche' tutto sommato questo disco non e' di difficile ascolto : Freecard,
ThereIn (che secondo me vale da sola il prezzo del disco) e Dobermann.
La produzione e' come sempre perfetta, facendo risaltare basso e batteria,
quest'ultima con un suono diverso rispetto al solito, e soprattutto la voce
meravigliosa di Stanne, tenuta nascosta per tutti questi anni.
In conclusione Projector contribuisce a farmi amare ancora di piu' questo
fantastico gruppo svedese, io che adoro i dischi precedenti e il loro death
furioso e allo stesso tempo melodico, e quindi non fate lo sbaglio di
considerarli venduti o eccessivamente commercializzati : certo,
acquisteranno nuovo pubblico, ma penso che i vecchi fans non si sentiranno
traditi e non verranno assolutamente delusi.