CIRITH UNGOL - king of the dead (1984)
Febbraio 2000
I Cirith Ungol appartengono di diritto alla categoria degli incompresi, ovvero di quei gruppi che pur non avendo avuto un grande successo commerciale, vengono ricordati con affetto dai fans per l'assoluta qualita' del materiale pubblicato. Il loro stile era unico, personale difficilmente paragonabile a quanto fatto da altri gruppi dell'epoca, un sound epico, oscuro e assolutamente pesanta che all'ascolto fa presagire qualcosa di incombente, quasi che da un momento all'altro dovesse apparire una delle creature di Lovecraft. Questo, unito alla paricolare voce del singer Tim Baker, molto roca e dalle screams quasi maniacali, aveva reso i giornali sempre ostili verso il gruppo mentre i fans ne avevano decretato l'assoluto valore. L'abum inizia con "Atom Smasher" una song potente e diretta ma con quella vena dark e progressiva data dalla chitarra di Jerry Fogle e sulla stessa linea ma piu oscura e cadenzata si muove la seguente "Black Machine". Con "Master Of The Pit" e "King Of the Dead" ci troviamo di fronte, piu' che a delle canzoni vere e propie, a due lunghe jam dal carattere psichedelico oscuro, una vera discesa nel maelstrom, dove appare sugli scudi il basso ipnotico di Michael Vujea, un manifesto dell'amore per il dark dei Cirith Ungol. "Death of The Sun" ci riporta su strade piu dirette, mentre la lunga (8 minuti) "Finger of Scorn" ci dimostra che sebbene Tim Baker sia stato criticato per la sua voce, era invece un membro fondamentale nell'economia del gruppo e sentire come declama frasi del tipo "the beast will rule the hearts of man till mankind falls to rape again" da dei brividi notevoli. Segue una riproposizione della Toccata in re minore di Bach resa con dei toni sepolcrali e per finire l'anthem " Cirith Ungol". Chiude questa ristampa una bonus track live "Last Laugh" che nulla aggiunge e nulla toglie a quanto gia' detto. I Cirith Ungol, forse, non saranno stati un gruppo di primo piano ma se uno vuole avvicinarsi a delle atmosfere diverse dall'allegria imperante nel metal classico di oggi, bhe sono sicuramente un esperienza da provare e visto il basso prezzo di questa ristampa il mio consiglio e di accaparrarvi questo piccolo gioiello.
Kenny:"se i genitori dovessero scegliere cosa farci vedere la TV sarebbe una merda!"

VOTO: 1/1
Teo "Wildsteel"
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INFO:
Anno: 1984
Etichetta: Metal Blade
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