A poco + di un anno dall'ottimo debutto "something Wild" ritornano i finnici Children of bodom, fautori di un ottimo death metal melodico condito da chitarre e tastiere neoclassicheggianti ed, ovviamente, da una ottima tecnica.
Se "something wild" era stato praticamente osannato da tutti (tra l'altro nella sezione "Rivelazioni" delle poll di fine d'anno sono sempre stati tra i primissimi...), questo "Generatore d'odio" non solo riconferma le capacita' tecniche e compositive del gruppo, ma ci mostra un gruppo ancora piu' sicuro dei propri mezzi, con un songwriting notevolmente + maturo ed equilibrato, con le chitarre e la tastiera a duellare perennemente dall'inizio alla fine.
E, su tutto, la voce di Alexi Lahio, (che e' anche la lead guitar del gruppo) decisamente uno dei migliori cantanti nel campo delle voci cosiddette aggressive, o meglio, uno dei piu' sopportabili, dopo tutto (non sono un grandissimo amante del growl, ma lo accetto se la musica che ci sta dietro e' veramente buona, come nei Dark tranquillity di "the gallery", tanto per fare un esempio), anche se sembra che dal vivo abbia non poche difficolta' a cantare.
E, come era facilmente prevedibile, anche la produzione e' tutt'altra cosa, restando fedeli alla regola "se hai successo con il primo album, per fare il secondo ti verranno messi a disposizione mezzi migliori".
Rispetto al debut, "Hatebreeder" e' un'opera forse meno grezza e violenta, ma decisamente piu' calibrata: ogni stile da cui i COB prendono ispirazione (in pratica metal classico, power, thrash, death, black e chi piu' ne ha , piu' ne metta!!) ha il suo spazio nel disco...E se l'opener "Warheart" ha nelle strofe richiami tendenzialmente black, il classicismo e la melodia esplodono nella stupenda "silent night, Bodom night" (probabilmente il mio pezzo preferito dell'intero album) mentre il thrash piu' furioso fa capolino nella title track, che si conclude in una velocissima rincorsa tra tastiere e chitarre.
E la qualita' non scema affatto con l'andare avanti del disco stesso, anzi...anche se c'e' da ammettere che il gruppo non e' esente da difetti, in buona parte dovuti alla giovane eta' dei suoi componenti, soprattutto per la scarsa originalita' mostrata dai finnici...ho gia' parlato di tutte le loro influenze, e devo dire che purtroppo attualmente i COB mancano abbastanza di una dote fondamentale: la personalita'. C'e' tanta tecnica, tanta irruenza, buone idee, ma manca ancora quel quid per consacrarli definitivamente.
Comunque sia Lahio & co. rimangono una delle nuove realta' tra le piu' interessanti nel panorama metal, da tenere assolutamente d'occhio, tanto piu' che comunque entrambi i loro album sono assolutamente godibilissimi e degni di nota.
Comunque sia, per chi fosse interessato, i COB hanno dato alle stampe anche un album live, realizzato in tiratura limitatissima, destinata (come al solito) in gran parte al mercato giapponese; in piu' Lahio, leader e mente del gruppo, fa tuttora parte dei Sinergy, band capitanata dalla fidanzata Kimberly Goss che ha debuttato questo stesso anno su etichetta Nuclear Blast con un album ahime' mediocre. (la recensione dei sinergy e' presente nell'archivio di Stargazer!!!).