MONICA GUARESCHI GROUP
Le realta' italiane denominate "underground" hanno sempre avuto il loro
peso, anche perche' spesso di underground non si tratta, alla fine dei
conti. Il bello di queste scoperte e' proprio l'assaggio delle proposte
di gruppi che non godono dell'esposizione di blasonati colleghi, ma
riescono a surclassarli in quanto a vitalita' musicale. Che sia solo un
fatto di svincolo dagli strapoteri di un'etichetta o di realta' genuine
di un panorama italiano metallico che brilla di luce propria ma manca di
lungimiranti manager e talent scout?
Per quello che riguarda la musica di "Two Kingdoms", il loro nuovo
lavoro, vi rimando alla sezione reviews, per il resto, vi presento il
Monica Guareschi Group...
Stargazer:- Il MGG presentato dal MGG
MGG - Monica Guareschi Group e' un progetto musicale che nasce nel 1993
sull'idea di proporre un repertorio di classici del rock
inglese ed americano degli anni '70.
Dopo numerose esperienze live nel 1996 cambia formazione e progetto
musicale, concentrandosi su composizioni originali.
Nascono cosi' i due lavori discografici: TIME AND SPACE (1997) e TWO
KINGDOMS (2000).
Stargazer - Quali sono le influenze letterarie dalle quali avete attinto
per questo album?
MGG - (Monica) Visto che i testi li abbiamo scritti io e Claudio, prendo
la parola.
Non abbiamo attinto direttamente da alcuna letteratura; siamo
semplicemente partiti da un'ambientazione (un possibile
futuro) e dal primo personaggio (Punky Guy), e su questa base abbiamo
lasciato che la storia si sviluppasse da se, man mano
che nascevano le canzoni e le idee.
Se qualcuno ci avesse sorpreso in una discussione sul Re dell'Ovest, il
mago o la principessa (tutto il gruppo vi partecipava),
ci avrebbero presi per matti! (...ma non e' del tutto escluso).
Stargazer - Qual e', per ciascuno di voi, il background musicale che ha
portato alla fusione del Monica Guareschi sound?
MGG - Andare a sondare il background musicale per ognuno di noi sarebbe
un'impresa ardua, soprattutto se si considera anche cio' che abbiamo
ascoltato: di tutto!
Ciascuno di noi ha avuto esperienze musicali anche al di fuori
dell'ambito prettamente rock (dal jazz al soul, dal pop alla
new wave, dal blues all'heavy metal, dalla musica brasiliana alla new
age...), ma sicuramente abbiamo dei capisaldi che ci
accomunano e ci uniscono musicalmente, tra cui sicuramente quelli che tu
stesso hai individuato in sede di recensione.
Nel sound generale si ritrovano influenze che ognuno di noi trae dalla
propria personale cultura ed esperienza musicale, e questo fa in modo
che i nostri brani non seguano in modo consapevole un determinato
genere.
Spesso il nostro sound e' una sorpresa anche per noi!
Stargazer - Possibile che nessuno di voi voglia prendere il posto della
rockstar nell'economia del gruppo?
MGG - Ci fa piacere che tu lo abbia notato, ed infatti questo e' il
nostro obiettivo. Al centro del nostro lavoro c'e' innanzitutto la
musica, e quindi ognuno di noi si mette al servizio della composizione.
Per noi e' questo il bello del lavoro di un gruppo!
Stargazer - Appoggiate Internet per la diffusione della musica poi
maltrattate la tecnologia nella storia del disco, dove il regno dei
cattivi e' quello virtuale e tecnologico. Come mai?
MGG - Internet e' un mezzo utilissimo che sta rivoluzionando la
comunicazione e la diffusione delle idee: non e' la tecnologia in se'
ad essere maltrattata nella storia del disco, ma l'utilizzo che ne viene
fatto dal Re dell'Ovest.
Stargazer - Quanto e' stato importante per voi, invece, il rapporto con
il palco prima della sala di registrazione?
MGG - Essendo un gruppo indipendente scegliamo noi i tempi ed i modi
della nostra attivita'.
A noi piace suonare davanti ad un pubblico, perche' la musica e'
comunicazione diretta.
Quando si instaura un buon feeling non c'e' niente di piu' bello di
sentir tornare indietro dal pubblico l'energia che si e' data sul palco.
Il concerto ci permette di far crescere le nostre canzoni in un ambiente
vivo.
Un giorno Ian Paice, parlando della musica dei Deep Purple, ci
raccontava che per loro le canzoni sono come dei bambini che diventano
adulti solamente dopo mesi e mesi di esecuzioni live.
Stargazer - Come avete intenzione di proporre Two Kingdoms sul palco?
Solo musica, allestimenti scenografici... insomma, come invitereste un
lettore ad un vostro concerto?
MGG - Anche se le idee non ci mancano, per ora i nostri mezzi non ci
permettono di introdurre nello spettacolo particolari scenografie.
Durante il concerto utilizziamo dialoghi e rumori fuori campo che
servono a creare un'ambientazione che permetta all'ascoltatore di
immedesimarsi nella storia.
Inoltre distribuiamo dei libretti che narrano la storia del disco in
italiano.
Invitiamo tutti ad assistere ad un nostro concerto per farsi una bella
storia con la propria fantasia e la nostra musica!
E per quello che ci riguarda, se volete entrare nel mondo del Monica
Guareschi Group, del Re Dell'Est, del Re dell'Ovest e di Punky Guy,
allora fate un giro sul sito: www.monicaguareschigroup.com, o
contattateli alla loro casella mail per poter avere "Two Kingdoms" nella
vostra cd teca: claudiobarro@libero.it.
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