Ottobre 1999
AIRBORN

Per quello che riguarda la proposta musicale degli Airborn, vi rimando alla sezione di Stargazer dedicata ai demo, ora ci occupiamo di consocerli un po' meglio, di entrare un po' nel mondo del gruppo e di scoprire che...

Stargazer: Avendo ascoltato il vostro demo, sicuramente emerge il fatto che non si puo' parlare di influenze puramente power nel vostro suono, o sbaglio?
Alessio: Accidenti ci hai scoperti, non siamo dei "True Metallers"!!! Le nostre influenze musicali spaziano dal rock al metal piu' ragionato, io ho passato anni ad ascoltare e suonare Dire Straits, Eagles ed altro rock-blues, nel contempo mi ha sempre interessato la musica strumentale di grandi compositori come Mike Oldfield e Vangelis, nel '93 ho sentito "Sigh No More" dei Gammaray e ne sono rimasto folgorato... dopo aver conosciuto Alberto ho avuto modo di ascoltare e acquistare un sacco di album power, pur senza rinnegare le mie origini.
Alberto: Il piu' metallaro di tutti sono io, ho sempre ascoltato principalmente Heavy Metal, Trash e Power, ho poi incominciato ad interessarmi a chitarristi solisti, gruppi anni '70 (Deep Purple, Uriah Heep) ed Hard Rock (Van Halen, Mr.Big, AC/DC) per poi scoprire negli ultimi anni gruppi progressive come i Dream Theater.
Posso dire che ascolto volentieri qualunque genere purche' tecnicamente valido (come Tom Angelripper... ha ha ha! Lo ammetto, mi piacciono molto anche gruppi alla Sodom, S.O.D., Tankard. Sono troppo divertenti!!!!).
Roberto: egoisticamente ho sempre preferito la musica dove veniva messa in primo piano la chitarra, cercando di imparare qualcosa da tutti e diventando un vero fanatico di suoni e strumenti. Il mio genere preferito resta comunque l'Hard Rock piu' classico. Sentendo le idee interessanti di Alessio ho deciso di aggregarmi al gruppo, cercando di contribuire allo sviluppo del progetto Airborn.
Alessio: come puoi notare le influenze musicali non mancano ma la composizione dei nostri brani non e' ricercata in modo forzato, e' un risultato naturale di tutto questo.
Stargazer: Come mai la scelta di una voce non "high-pitched"?
Alessio: e' una cosa voluta, volevamo fare qualcosa di diverso.
Fra noi ci siamo sempre trovati d'accordo sul fatto che in questo momento le voci acute sono troppo inflazionate e purtroppo non sono sempre all'altezza della situazione.
Parliamoci chiaro... il mio cantante preferito e' Ralf Scheepers, lo stesso non posso dire della diabolica generazione dei "figli di Kiske", questo in gergo significa che la voce acuta se sei un mostro come Scheepers la puoi usare in studio, dal vivo e come vuoi; se sei uno qualunque (che magari avrebbe una voce di qualita', se non esagerasse) devi scendere a compromessi, dire "questa parte e' venuta registrata male, ma piu' di cosi' non riesco a fare" o "questa nota dal vivo la canto diversamente" e io questi ragionamenti non li voglio fare. Lo stesso discorso vale per tutte le parti e tutti gli strumenti, se suoni al limite delle tue capacita' sarai sempre con l'acqua alla gola (e dal vivo si sente!!!).
Al di la di questo, stilisticamente a me piacciono molto i cantanti "cattivi" come Hansi Kursch, Piet Sielck o Mat Sinner e i miei pezzi sono pensati per essere cantati in quel modo.
Sono consapevole che a qualcuno potra' non piacere questa scelta e che riceveremo delle critiche e magari si dira' che per vendere nel power bisogna avere la voce acuta, ma come mai uno dei gruppi power che vende di piu' al mondo sono i Blind Guardian?
Comunque per ora abbiamo ricevuto commenti molto positivi da chi ha sentito il nostro CD e questo mi conforta, perche' significa che la gente cerca sempre qualcosa di nuovo e non e' vero che chi ascolta metal segue sempre il gregge come spesso si dice.
Stargazer: Roberto, ma oggi non e' cosi' difficile creare suoni nuovi, basta attrezzare bene la pedaliera...
E' strano sentire musicisti che vanno alle origini dei suoni, come succedeva nei settanta, quando la distorsione era data dal volume altissimo e dai feedback e non da un pedalino che azionava un chip elettronico...
Roberto: E' vero che oggi molti musicisti si affidano ai piu' svariati congegni elettronici per il loro suono; sono meno ingombranti e nella maggior parte dei casi costano anche meno di un bell'ampli.
Ti posso assicurare pero' che il suono del 90% dei grandi chitarristi di fine millennio parte sempre da una base valvolare che preamplifica il segnale del loro strumento,questo viene poi inviato attraverso ogni sorta di effetto ad un finale (anch'esso valvolare) che lo amplifica ulteriormente e lo spara nelle classiche 4X12.
La ricerca del suono non e' poi cosi' cambiata dagli anni '70, oggi pero' esistono degli amplificatori tecnologicamente piu' avanzati e moltissimi processori digitali che usati con intelligenza migliorano il suono e tutto questo va preso in considerazone.
Una conferma di questo fatto e' che un mostro sacro della chitarra come Ritchie Blackmore, per molti anni fanatico dei Marshall, oggi usa e sponsorizza I modernissimi amplificatori tedeschi della Engl.
Ultimamente sul mercato ci sono anche macchine che simulano il suono valvolare che possono essere molto utili in sede di registrazione (se si ha la pazienza di perdere un po'di tempo a capire il loro funzionamento). In conlclusione la mia opinione e' che nella ricerca dei suoni di chitarra, il principio e' sempre quello di trent'anni fa, solo che oggi si puo' ottenere ancora di piu', grazie ai molti regali che il progresso ci ha fatto.
Stargazer: Ci potete raccontare qualcosa della storia degli Airborn?
Alessio: tutti e tre abbiamo avuto delle esperienze negative suonando in altri gruppi e ci siamo resi conto che la fretta non porta mai dei risultati soddisfacenti. In ogni caso la storia degli Airborn e' piuttosto complicata, nelle primissime registrazioni suonavo praticamente tutto io!!! Un anno dopo ho conosciuto Alberto uno pseudo audiofilo che ha portato un po' di pignoleria nel lavoro di registrazione. Roberto e' entrato soltanto nell' ultimo anno e ha migliorato la qualita' dei suoni, oltre naturalmente a portare assoli piu' tecnici che ben si affiancano ai miei che hanno un impronta piu' melodica.
Stargazer: Come avete deciso di gestire la diffusione del vostro materiale?
Alberto/Alessio: Entrambi abbiamo fatto un gran lavoro di promozione su internet a partire da una homepage con informazioni e la possibilita' di ascoltare i nostri pezzi che ha catturato l'interesse di molti appassionati e di alcune riviste internazionali. Nel contempo abbiamo inviato il nostro CD a diversi giornali e case discografiche europee.
Al momento siamo in attesa di recensioni da parte delle piu' importanti riviste italiane e speriamo di trovare un buon contratto discografico.
Stargazer: Voi siete di Torino, potete raccontarci un po' la scena nel capoluogo Piemontese?
Roberto: Per essere del tutto onesti, non abbiamo molti contatti con la scena metal torinese, anche perche' nell'ultimo periodo siamo stati impegnati nella registrazione del demo e al momento ci stiamo preparando per l'autoproduzione del nostro debut-album. Finito questo lavoro speriamo con l'aiuto di alcuni concerti di farci conoscere di piu' a livello regionale.
Stargazer: Come ci si trova a dover affrontare un'autoproduzione? Potete raccontarci un po' lo stato dell'arte del full lenght o preferite tenere tutto top secret sino alla sua definitiva nascita?
Alessio: Nessun segreto! Per il momento siamo in una fase di preproduzione, io sto lavorando ad alcune demo per i miei colleghi e sto dando le ultime rifiniture agli arrangiamenti delle tastiere, nel frattempo stiamo allestendo lo studio di registrazione e stiamo acquistando nuove apparecchiature che porteranno registrazione, voce e chitarre ad un livello di alta qualita'. Il nostro obiettivo e' di raggiungere un livello di precisione che non sfiguri nel confronto con i gruppi metal tedeschi (a mio avviso sempre sopra la media in questo campo).
Dal punto di vista dei contenuti, posso dirti che oltre a nuove versioni dei cinque brani del demo, l'album conterra' (fra l'altro) un pezzo che potremmo definire (con un termine un po' da anni '70...) una "suite" intitolata "Sky City", "The Hero": una canzone dedicata a Turrican (un vecchio personaggio dei videogames del Commodore 64 che piu' di un mio coetaneo ricorda ed ama), la rabbiosa "No More Kings", la primissima canzone che ho scritto per gli Airborn: "Rider In The Blue" e forse anche un brano velocissimo e inquietante che ho appena finito di scrivere, intitolato al momento "Projectyle". I brani saranno 11 o 12 per una durata complessiva di circa 50 minuti.
Aspettati sempre e comunque la voce "arrabbiata", le tastiere in chiave di arrangiamento, gli assoli combinati fra me e Roberto e (mi dicono dalla regia che posso dirtelo) un gran lavoro di batteria: per le registrazioni ci avvarremo dell'aiuto di un vero mostro della batteria che gia' milita in un gruppo e che ultimamente sta raccolgliendo un buon successo, per ora comunque niente nomi, OK?.
Mi rendo conto che sto svelando troppo, quindi la smetto.
Ah dimenticavo il titolo! E' quasi sicuro che sara' "Freedom To The World" ed e' proprio questo il concetto comune a quasi tutti i brani: la ricerca della liberta' individuale ed interiore, in una societa' che ti dice spesso cosa fare e cosa comprare, ma non da mai risposte.
Stargazer: Quali sono i vostri dischi "must" di sempre?
Roberto: Lean Into It - Mr. Big , Slip Of The Tongue - Whitesnake , Trash - Alice Cooper
Alberto: Flying In A Blue Dream - Joe Satriani , Heading For Tomorrow - Gamma Ray , The Battle Rages On - Deep Purple
Alessio: Amarok - Mike Oldfield , Love Over Gold - Dire Straits , On Through The Night - Def Leppard

Ed a questo punto, che aggiungere? Che, chiaramente, Stargazer sara' lietissimo di ospitare "Freedom to the world" a questo punto fuori dalla sezione dei demos!
Per il momento, voi che guardate le stelle, ciccate qui!

Space Captain

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