Ultima data italiana per questo tour, dopo le serate di Firenze e Roma, e buona risposta da parte del pubblico: sono infatti presenti circa 3500 persone.
Designati ad aprire le danze sono i finlandesi SONATA ARCTICA con il loro power non troppo originale ma divertente e appassionante; da "Ecliptica" (loro disco di esordio), suonano "My land", "8th Commandment", "Replica", "Fullmoon", "UnOpened", e "Destruction Preventer". Nonostante in pochi li conoscano, la platea si fa coinvolgere immediatamente, complici l'esecuzione dei brani quasi perfetta e l'affiatamento che i quattro (con l'aggiunta di un tastierista) dimostrano. Nel poco tempo a sua disposizione il gruppo riesce quindi a fornire una prova convincente, non male per chi e' on the road per la prima volta!
Ma ecco finalmente i RHAPSODY! Accompagnati dalle note di "Epicus Furor" i sei (alla chitarra ritmica c'e' Dominique Leurquin dai Dream Child) fanno il loro ingresso sul palco, mettendo cosi' a tacere tutte le critiche, le varie voci sull'assenza di concerti e i pettegolezzi su chi suona veramente nei loro dischi. Il primo pezzo e' "Emerald sword", ed e' subito chiaro che i nostri hanno piu' di qualche problema con il suono: Lione quasi non si sente, le tastiere di Staropoli neanche, e la batteria del bravissimo Alex Holzwarth (che rimpiazza Daniele Carbonera) e' troppo alta rispetto a tutto il resto. Ovviamente ci sono anche parti registrate, ma quando le tastiere dovrebbero risaltare e predominare si fa fatica a seguirne le trame; peccato perche' questo "Mighty Warriors Enchanting Europe Tour" era atteso da circa due anni e perche' al contrario dei Rhapsody i Sonata Arctica non hanno avuto alcun disguido! Il pubblico comunque passa sopra volentieri a tutti i problemi tecnici, e ogni pezzo scatena l'entusiasmo generale; vengono eseguite la gia' citata "Emerald Sword", "Wisdom of the Kings", "Eternal Glory", "Riding the Winds of Eternity", "Flames of Revenge" e "Land of Immortals". Sul palco un Luca Turilli controfigura di Eric Adams/ Joey Di Maio dimostra di cavarsela bene con gli assoli, pur essendo anche lui purtroppo coinvolto nella confusione generale, mentre Lione (nonostante non faccia acuti) e Alessandro Lotta danno spettacolo risultando molto coinvolgenti. Sotto il palco si poga, si canta e ci si lascia trasportare dall'entusiasmo senza preoccuparsi troppo, tanto tutti conoscono a memoria i pezzi. Il concerto e' concluso dalla splendida accoppiata "Ira Tenax/ Warrior of Ice", finalmente i suoni migliorano e i Rhapsody danno il massimo regalando una chiusura perfetta ed esaltante che lascia il pubblico esausto e senza fiato. Per adesso quindi e' tutto, non resta che augurarsi per la prossima volta di vedere una band piu' affiatata e con maggior esperienza, e magari un concerto senza troppi problemi tecnici...
L'inno nazionale della Finlandia apre il concerto degli STRATOVARIUS e si vede subito che sono di un altro livello: hanno presenza scenica e affiatamento, il suono e' ottimo e ogni canzone viene eseguita senza sbavature, tutti i componenti del gruppo sono al massimo della forma, soprattutto Tolkki e Kotipelto e, grazie anche ad effetti ottici e pirotecnici, danno vita ad una performance perfetta sotto tutti i punti di vista. Stiamo parlando certo di una band con centinaia di concerti alle spalle che il pubblico italiano indubbiamente ama, ma questa sera tutto funziona a meraviglia. I pezzi proposti provengono per la maggior parte dagli ultimi tre lavori, ma c'e' anche spazio per "Against the wind" da Fourth Dimension e per le canzoni migliori di Episode: "Father time", "Speed of light" e la splendida "Forever", che crea un'atmosfera magica ed emozionante. Da Visions estraggono "Black Diamond", "The Kiss of Judas" e "Paradise", tutte e tre magnifiche. "SOS" e' l'unica canzone superstite di Destiny, mentre dall'ultimo Infinite offrono "Hunting high and low", "Phoenix", "Millennium", "Infinity" (un po' lunga con i suoi dieci minuti) e "Mother Gaia"; tutti brani, soprattutto l'ultimo, che acquistano in bellezza e potenza rispetto al disco. Il concerto termina con la soddisfazione e la felicita' di tutti i presenti, consapevoli di aver assistito allo show di una delle migliori band per quanto riguarda la qualita' del suono, sia in studio che dal vivo, e tra le piu' affiatate e coinvolgenti di tutto il panorama metal.