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I Sentenced nascono con questo album, e il parto non e' decisamente dei migliori. Si tratta di un banale death cadenzato per nulla melodico e senza spunti interessanti, che pertanto si perde in mezzo alle mille altre band dell'epoca. Pubblicato dalla francese Thrash Records (copertina a sinistra), e' stato successivamente ristampato nel 1995 dalla Century Media (copertina a destra) includendo il demo "Journey to Pohjola" del 1992. Se non siete dei fans sfegatati del gruppo, state alla larga da questo disco!
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In questo album iniziano a venire fuori le componenti melodiche e NWOBHM che caratterizzeranno il successivo full-length "Amok". E' sempre death, ma stavolta le idee ci sono e si sentono! Inizia inoltre a spiccare il talento musicale di Miika Tenkula alla chitarra. In altre parole, la brutalita' degli esordi lascia uno spiraglio aperto alla melodia. Registrato per la Spinefarm e successivamente ristampato dalla Century Media, questo disco merita sicuramente un ascolto. La nascita dei northernost killers e' da cercarsi qui!
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Questo singolo va ricordato piu' che altro per la cover degli Iron Maiden, che chiarisce una volta per tutte le principali influenze del gruppo finlandese. La cover e' resa decisamente piu' brutale ma non non si decide a brillare di vita propria. Gli altri tre pezzi seguono le orme dell'album precedente, senza agguingere o togliere nulla. Peccato. Il tutto ancora sotto l'ala protettrice della Spinefarm, che comincia ad andare stretta ai quattro killers.
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Il vero ed ineguagliato capolavoro dei Sentenced, l'album che ha segnato il passaggio sotto Century Media. Il death delle origini e' stato mescolato con dosi di pura NWOBHM realizzando cosi' un mix perfetto di accattivante cattiveria e schietta melodia. L'estro chitarristico di Miika Tenkula pervade l'intero album, ed e' impossibile dimenticare canzoni quali "nepenthe", "new age messiah" o "moon magick". Se vi fate sfuggire questo album non saprete mai che cosa vi siete persi... vi ho avvisati! Da avere assolutamente!
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Questo semplice singolo di 5 pezzi e' un leggero passo indietro rispetto al precedente "Amok", in quanto l'amore per la melodia riceve un piccolo colpo e i brani non sono piu' immediati e assimilabili al primo ascolto, a discapito del feeling d'impatto che si era raggiunto. Curiosita': e' presente la cover "white wedding" di Billy Idol. Va ricordato inoltre che questo e' l'ultimo lavoro registrato col cantante Taneli Jarva, all'epoca al lavoro anche con gli Impaled Nazarene.
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La svolta melodico-depressa dei Sentenced inizia con questo album, facilitata dall'arrivo dietro il microfono di Ville Laihiala. Una voce pulita, non piu' screaming, che arricchisce di pathos e di tristezza le composizioni del gruppo finnico. Sono canzoni come "noose" e "keep my grave open" che lasciano il segno, con un inizio trascinante e le linee di chitarra e basso che si rincorrono e giocano per tutto il tempo. Il death degli esordi e' completamente sparito. La porta della malinconia e' stata aperta...
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Questo "best of" raccoglie brani da tutti i precedenti lavori, compresi alcuni episodi del primo disco che sinceramente stonano un poco. Ha il pregio di includere tutte le canzoni presenti su "The Trooper" (che non era stato ristampato ed era oramai introvabile). Contiene il brano inedito "no tomorrow" che pero' non aggiunge niente a quanto i Sentenced avessero gia' detto su "Down". Perche' non publicare un live piuttosto? Solo per i fans!
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Le composizioni depresse aumentano, il ritmo rallenta e l'impatto inizia a dissolversi gradualmente. I Sentenced sembrano involvere piu' che progredire, e il disco scivola via con una sensazione di "dejavu'" e di insoddisfazione terribile. Sono pochi i brani che si ricordano immediatamente, e si comincia a rimpiangere il vecchio Taneli Jarva alla voce. Un album di passaggio, dalle potenzialita' sprecate. Esiste una versione limitata di questo disco con quattro cover, tra cui va segnalata "digging the grave" dei Faith No More.
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Preceduto dal singolo apripista "Killing me killing you", questo album e' un ulteriore rallentamento del sound dei Sentenced. I brani si allungano e si dilatano, le pause strumentali sembrano aumentare come se volessero aggiungere dei momenti di riflessione nelle composizioni. Si potrebbe quasi parlare di dark metal, se le limitazioni vocali di Ville Laihiala non facessero pensare ad un mezzo passo falso. L'impatto dov'e' finito? Bersaglio mancato di striscio.
Formazione fino a "LOVE & DEATH"
Taneli Jarva - vocals
Miika Tenkula - lead guitars & bass
Sami Lopakka - rhythm guitars
Vesa Ranta - drums
Formazione da "DOWN"
Ville Laihiala - vocals
Miika Tenkula - lead guitars
Sami Lopakka - rhythm guitars
Vesa Ranta - drums
Sami Kukkohovi - bass
Homepage: www.sentenced.org