AYREON - into the electric castle
Ottobre 1999


Transmission Records 1998

47.25 minuti e 57.12 minuti

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"Di punto in bianco, vi svegliate, trafelati e spaventati, nel buio, qualche attimo per distinguere le forme attorno a voi, nulla che vi sia familiare, tranne il freddo. E una voce che vi parla, vi dice che siete in pericolo, che fondamentalmente a lui/lei/esso non gliene frega quasi nulla e che per sopravvivere dovete correre verso luoghi sconosciuti, senza sapere perche' e contro chi.
In questa condizione si ritrovano assieme gli 8 personaggi di 8 epoche diverse che Arjen Lukassen, in questo lavoro datato 1998, ha deciso di seguire nelle loro azioni, nelle loro urla, nelle loro lotte su una specie di universo parallelo, nell'arco di tempo che porta alcuni di loro a sfiorare i propri miti, altri alla morte, pochi alla fine della loro avventura. L'Highlander, l'Indiana, Il Cavaliere, Il Romano, l'Egizia, il Barbaro, l'Hippie, l'Uomo del Futuro: 8 interpretazioni fantastiche da 8 grandi del panorama musicale a noi caro, sorrette sempre da un infaticabile lavoro ritmico di Lukassen e session man vari.
Con l'ampiezza di un musical, la complessita' di un concept-album e l'irrealta' e la tenuita' di una storia di fantascienza, "Into the electric castle" spazia paurosamente tra tutte gli stili possibili e immaginabili comparsi sulla faccia della terra dagli anni '60 in poi: blues, rock, psichedelia hendrixiana, musica orientaleggiante di vario tipo, strati di musica pseudo-indiana con tanto di sitar, death, metal vario: un inesauribile progressive eclettico, in cui ampissimi spazi sono lasciati sia ai cantanti, sia alle musiche, sia a parti parlate accompagnate in maniera sempre molto varia, in questa atmosfera molto da "Space Opera", come e' sottotitolato l'abum.
I cantanti: fantastici! Per alcuni devo ammettere la mia ignoranza, per altri (Anneke) devo sottolineare che, se in generale evito di ascoltare i "The gathering", in questo caso il lavoro dell'Egizia (come anche l'Indiana), anche e soprattutto in sede di sovraincisioni, e' fenomenale, con parti cantate davvero ineguagliabili e intricatissime e assolutamente coinvolgenti. Maggiori informazioni sul sito ufficiale di Ayreon.
Insomma, un prodotto assolutamente entusiasmante, ricco di idee e sonorita' vecchie e nuove, che ha lasciato molti altri al palo e col quale Lukassen si puo' ora permettere di uscire novamente con un doppio, coinvolgendo musicisti del calibro di Timo Kotipelto (non sto qui a discutere della sua bravura o meno, partecipera' e basta), Bruce Dickinson, secondo alcuni Branduardi e molti altri. Aspetto con ansia...
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VOTO: 1/1
Jimi
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