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Daniele Assereto
Daniele
Assereto


 
7 Gennaio 2002
PAROLE

Un vegetale
con il cervello spento.

Una pianta
con le foglie morte
dal freddo del tempo.

Un uomo
con l’animo sporco
dalle sue convinzioni
credute affidabili,
ma invano.

Un uomo sicuro
delle sue incertezze
che gli gonfiano il petto,
gli spezzano il fiato,
gli tagliano le gambe.

Un uomo solo
come sempre
è stato finora.

Cosa potranno mai avere
in comune
un vegetale, una pianta
e quest’uomo?

Parole scritte dalla mano di un dio
su quel foglio di carta
che è la vita.

[Commento lasciato da A.L.F. il 22 Giugno 2005]
Per farci cosa? Non sta neanche bene sopra il caminetto..

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