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Daniele Assereto
Daniele
Assereto


 
25 Agosto 2005
VITA MEDIA

La vita media si è allungata. La vita media si è allungata, nonostante siamo circondati da decine, centinaia, migliaia di morti per cancro ai polmoni. La vita media si è allungata, e siamo stati noi ad allungarcela, ma abbiamo ottenuto il risultato riducendo i tempi della nostra stessa vita. Come?
Siamo abituati a consumare tutto, ed il più in fretta possibile, a partire da un momento rilassante come può essere il bagno quotidiano. Fino a qualche decennio fa, per lavarci ci adagiavamo in una vasca colma d’acqua calda e di aromi, e ci lasciavamo cullare dal dolce tepore e dal rilassamento dei muscoli. Oggi abbiamo talmente tanta fretta di vivere che il bagno ce lo facciamo in piedi, e per questo abbiamo inventato le docce. Utili, è vero e innegabile, ma sono più rilassanti di una vasca piena d’acqua calda? Tutti sull’attenti a fare il bagno.
La musica, poi, è sempre stata un’ottima compagna di momenti di pace, quiete e tranquillità. Una volta c’erano i compositori, i musicisti, poi sono spuntati i gruppi e i cantanti. Sono cominciati ad uscire album invece di sinfonie, e fin qui tutto bene. Ma adesso, abbiamo talmente tanta sete di bere all’amaro calice della musica che non aspettiamo più la venuta di un disco di un gruppo, non aspettiamo più che venga composto un album con le sue dieci, dodici canzoni da ascoltare ed amare una per una. No, ora aspettiamo ed esaltiamo i “singoli”. Una misera canzone radiofonica, dal ritornello il più immediato possibile, e magari se ha anche più di quattro note scartiamo addirittura l’ultima, così è ancora più facile da ricordare. E addio al relax e all’amore per la musica.
E le cene a casa o al ristorante, che fine hanno fatto? Sono state sostituite da aperitivi al bar, aperitivi che a volte si dilungano fino alle nove, aperitivi che invece di aprirti lo stomaco in attesa della cena come il nome starebbe ad indicare, prendono il posto del pasto vero e proprio. E allora tutti giù a sfamarci con tartine, nocciolite, carotine, olivine e patatine. Tanto, la cena è una perdita di tempo inutile, in questo modo si unisce il pomeriggio con la sera, e non viene sprecato nemmeno un secondo.
Potrei continuare con esempi fino all’alba di domani mattina. Potrei accumulare esempio su esempio, situazione su situazione, caso su caso. Ma per cosa, in fondo? La vita media si è allungata, e noi dobbiamo essere riconoscenti alla Scienza e alla Tecnica che l’hanno reso possibile. L’unica cosa che mi lascia perplesso è un dubbio. Un solo, ultimo dubbio. Il dubbio che, in realtà, ci siamo allungati la vita eliminando i momenti che la rendevano veramente piacevole, e per questo siamo ormai tutti sull’orlo dell’ennesima crisi di nervi. Ma ne sarà valsa davvero la pena?

[Commento lasciato da VALE!! il 16 Settembre 2005]
Paz che bello questo!!!Complimenti, 10 ++++++

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