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1 Novembre 2004
PAGINE VUOTE - ARRIVEDERCI
È passata una vita da quando tutto è cominciato. Se fossi un architetto al suo ritorno dalla Cappella Sistina, avrei iniziato queste righe con il classico "c’era una volta", ma non essendolo devo limitarmi ad osservare che le stagioni si sono susseguite senza sosta, implacabili come una gru Vernazza senza freni, lanciata senza controllo per una discesa scoscesa. Ma come tutte le cose che iniziano, ecco che anche questa è giunta al suo termine. Alla sua conclusione. Al suo apice e al suo fulgore.
È triste lasciare un posto quando vi si è passato tanto tempo, è triste lasciare tanti amici con cui si hanno condiviso infinite vite, infinite gioie, incredibili dolori. Ma quando giunge l’ora, non si deve guardare indietro, ma volgere lo sguardo al futuro. E sorridere. Anche se si porta ancora l’apparecchio.
La mia permanenza al Dipartimento di Informatica è oramai terminata, e come tutte le esperienze della mia vita, mi lascerà dentro segni indelebili che porterò con me finchè la memoria mi sorreggerà. E allora non potrò dimenticare tutte quelle lezioni seguite, quei docenti che poco per volta ho imparato ad apprezzare e ammirare prima come persone e poi come insegnanti, quelle ore passate davanti ad un terminale per consegnare il progetto di turno, sempre con l’acqua alla gola.
Aneddoti in particolare ne potrei raccontare tantissimi, e forse non ha senso cercare di ricordarli tutti qui, in questo poco spazio, dopotutto non ho cento pagine vuote a mia disposizione, ma solo poche righe prima che la noia assalga i miei sfortunati lettori. Allo stesso tempo però non posso non ricordare il privilegio e l’onore di aver portato un pizzico di goliardia in un dipartimento che ho imparato ad amare soltanto dopo avervi passato dentro tante, troppe ore. Quelle mura bianche e pulite non potranno dimenticare facilmente gli scherzi alle matricole, la bacheca del settimo piano, le assistenze nei laboratori, le feste di Natale, la nascita del sito degli studenti, diciannove pagine di ringraziamenti in una singola tesi, e così via…
Sarà bello ritornare tra qualche tempo, e vedere cosa sarà cambiato nel frattempo, cosa sarà peggiorato e cosa migliorato. Questo perché tutto cambia. Tutto peggiora e tutto migliora allo stesso tempo. Tutto scorre. Tutto, ed io con esso. Il mio tempo è ormai passato. Lascio a tutti voi il piccolo testimone che mi sono sforzato di portare avanti in questi lunghi anni.
Il mio in fondo non è un addio, ma un semplice arrivederci. Arrivederci a quando io verrò da voi, o quando voi verrete da me. Non importa chi sarà a muoversi, se Maometto o la montagna. L’importante, dopotutto, è che non si vada tutti al mare...
E la prossima volta che studierete statistica e vi troverete in un pub, alla sera, dopo aver studiato tutto il giorno, ricordatevi che anche voi, ebbene si, proprio in quel momento, state alzando la media.
Alla prossima occasione insieme, anima del Dipartimento di Informatica. Se hai voglia, ricordati di me.
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