YNGWIE MALMSTEEN - the best of 1990-1999
Giugno 2000
L'influenza Malmsteen-iana su buona parte del metal attuale e' innegabile, ma e' altrettanto innegabile che questa deriva piu' che altro dalla produzione ottantiana del chitarrista. La raccolta che in questo momento gira nel mio cd-player e' invece interamente incentrata sui 90's, e consigliarne l'acquisto a chi non conosca ancora Yngwie sarebbe un crimine. E' pero' inutile in questa sede ribadire quanto fondamentale sia il blocco dei suoi primi tre album, e allora passeremo oltre.
Da una raccolta ci si aspetta ovviamente una tracklist il piu' varia possibile, comprendente anche brani tratti dai progetti piu' arditi. Da questo punto di vista le cose vanno a gonfie vele, troviamo infatti sia il power ante-litteram di "Seventh sign" che la versione dal vivo di "Rising force"; e la conclusiva "Cavalina rampante" rende a pieno lo spirito del recente progetto orchestrale. Ma un disco del genere per essere davvero interessante deve (e sottolineo "deve") contenere anche delle chicche, alcuni (e sottolineo "alcuni") inediti di valore. Ebbene, qui di cose del genere non vi e' traccia! Anzi l'unico pezzo "nuovo" che ci viene presentato e' una cover degli Abba (e sulla scelta del gruppo da coverizzare ci sarebbe gia' da discutere per ore) che se da un lato e' probabilmente la migliore mai proposta da Malmsteen dall'altro non puo' dirsi riuscita del tutto. "Gimme gimme gimme" e' infatti un divertente brano pop che in questa versione non solo non acquista un briciolo di potenza ma alla lunga risulta addirittura noiosetto, nonostante contenga un numero di spacconate strumentistiche decisamente sotto la media e suoni sufficentemente divertita. L'album e' tutto qui, e i commenti da fare sono purtroppo desolanti: i fan piu' accesi dell'axe-man piu' veloce del mondo sicuramente lo avranno in casa da diverso tempo, quello che mi chiedo e' con quale soddisfazione...
Se le vicende alterne del decennio appena trascorso vi avessero pero' allontanato dal metal, o quantomeno da Malmsteen, per un po' ecco che questo dischetto potrebbe essere il vostro uovo di Colombo. Come detto infatti negli anni novanta Yngwie non e' riuscito praticamente mai ad eguagliare i vertici creativi degli esordi, ma certamente ha prodotto cose degne di nota. Ecco una buona occasione per scoprirle.

VOTO: 1/1
Marco LG
INFO:
Anno: 2000
Etichetta: Dream Catcher
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