E' un vero piacere poter tornare a divertirsi con dei thrasher autentici e
soprattutto non seriosi come i Tankard.
Chi li conosce sa gia gli argomenti dei loro testi: birra, cibo, sesso e
violenza (Con una predilezione per la bionda bevanda).
Il loro stile e' rimasto invariato con gli anni nonostante i cambi di mode e
il passare del tempo (ed infatti nel disco c'e' anche una riproposizione di
un pezzo risalente ai loro primi demo "Incredible Loudness", cantata come se
si fossero dimenticati la grammatica e la pronuuncia inglesi). La voglia di
pestare duro e' la stessa di "Chemical invasion", lo si capisce fin dalla
potente opener "Flirtin' with disaster" (Che se non sbaglio parla di cio'
che accade quando si e' , diciamo, imbarazzati di stomaco). Musicalmente
siamo di fronte a un thrashettone anni 80 energico e tirato. Riff su riff e
una batteria che passa dal classico rullo compressore in stile thrash a
momenti piu' cadenzati (Come nella title track "Kings of beer", un anthem
quasi epico che sbandiera la voglia dei Tankard di divertirsi come animali
senza pensare troppo. Leggendaria!). Cori su cori e una ttitudine
autenticamente rozza e allegra, rendono "kings of beer" un lavoro non nuovo,
non innovativo ma piacevole, estremamente coinvolgente e soprattutto sincero
ed autentico, a differenza di molto ciarpame thrash dell'ultimn ora! GRANDI!