Due mani, tatuate. Sul dorso della destra c'e' un teschio, avvolto dalle fiamme. Sulla sinistra c'e' una specie di sole, che irradia energia attorno a se. Un volto duro, arcigno, una maschera tesa, di quelle che hanno visto molto nella vita, capelli lunghi oltre le spalle. La figura imponente, la chitarra imbracciata con un vigore immenso. Un'icona con un solo nome: Wino. La sua musica ha attraversato per 20 anni l'underground americano. Prima gli Obsessed, poi i Saint Vitus, nomi per pochi, suoni oscuri, canzoni con cui non diventi rockstar. Poi di nuovo gli Obsessed, e il sogno subito infranto di un contratto major. Ma Wino e' testardo, lo puoi vedere nel suo sguardo. Gli Spirit Caravan (bellissimo nome preso proprio da una vecchia song degli Obsessed) sono la sua nuova incarnazione. Un disco stupendo, una resurrezione. Ispirato, vitale, dinamico, rabbioso e poetico: aggettivi dimenticati in quest'epoca di replicanti e finti antisociali. Non e' un semplice disco, e' un moto inarrestabile, un viaggio poderoso tra paesaggi elettrici. E' un lento dipanarsi di nuove dimensioni, costellazioni mai viste, dipinte con suoni di colori saturi e affascinanti. La batteria di Gary Isom scandisce il tempo in colpi secchi e dinamici; il basso di Dave Sherman scende inarrestabile a frequenze bassissime, alla ricerca di quel groove primordiale che deve scuotere cuore e stomaco. E' difficilissimo estrapolare un solo brano, un singolo frammento di visionarieta', da questa piccola magia musicale. Riff colmi di potenza si distendono l'uno sopra l'altro a creare un unico mantello elettrico, che vi offrira' rifugio con il suo calore. Lontano dalla stantia banalita' del doom, dai facili accordi rubati ai Black Sabbath, Wino ci regala un crescendo di emozioni che, personalmente, trova il suo picco nella jam spaziale di "Dead Love / Jug Fulla Sun" e nella quieta malinconia di "Sea Legs". E come dimenticare il breve cameo di "No Hope Goat Farm"? Questi sono solo piccoli indizi, sensazioni ricavate da ascolti su ascolti. Sta a voi adesso scoprire la bellezza di quest'album, che non potra' fare a meno di coinvolgervi, commuovervi, farvi sognare.
"Praise with song / Creation's life we're blessed".