LANA LANE - secrets of astrology
Maggio 2000
Torna la Regina Americana del metal sinfonico, e questa volta e' ben decisa a conquistare, dopo il Giappone, anche l'Europa. Le note della SPV ci informano infatti che Lana Lane (mi sono sempre chiesto se in queste nome non ci sia qualche riferimento a Superman, visto che unisce quelli delle sue spasimanti storiche Lana Lang e Lois Lane... Mah!) ha deciso di cercare nuove sfide e nuove ispirazioni nella forma di artisti europei, e sinceramente non riesco a non vedere in questa decisione la scelta di avvicinarsi ancora di piu' alla sensibilita' del pubblico del vecchio continente, essendo il mercato americano praticamente off-limits per certe sonorita'. Ma personalmente, visti i risultati ottenuti con questo eccellente 'Secrets Of Astrology' (davvero meraviglioso in certi passaggi) non posso pero' assolutamente lamentarmi, anzi!
Lo sforzo piu' grande e' stato indubbiamente quello fatto per assicurarsi un chitarrista d'eccezione: alla sei corde e' stato infatti chiamato addirittura Arjen Lucassen che, per chi non lo sapesse, e' la mente dietro quell'incredibile progetto prog-metal che risponde al nome di Ayreon. Beh... dal momento che sul CD promo non sono stati riportati i credits, non so dirvi se il buon Arjen abbia partecipato o meno alla stesura dei brani, ma e' sicuramente indubbio che la sua presenza si sente, eccome! 'Secrets Of Astrology' avvince sin dalle prime note del 'Prelude' (decisamente Heepiano nel riffing e nel coro armonico!) con la sua miscela di prog, Rainbow, A.O.R., pomp epico, e parti orchestrali, stupendamente sostenuta dalla chitarra grintosa di Lucassen e David Victor, dal basso del mostro sacro Tony Franklin, dal caldo hammond di Erik Norlander (che e' anche produttore del disco) e, naturalmente, dalla bellissima voce di Queen Lana. Il pezzo forte del disco e' indubbiamente la lunga titletrack: posta subito dopo il preludio, colpisce grazie alla splendida melodia del chorus, che si staglia su un grande mid-tempo prog che rimanda un po' a certe cose di Ronnie James Dio (in particolare 'Egypt', da 'The Last In Line'). Ma se la titletrack e' stupenda, il resto del disco non delude assolutamente, nel suo svariare fra ballate dal tono evocativo ('Alexandria'), hard rocker trascinanti ('Raining', la bonus track 'Rhapsody'), passaggi di A.O.R. sinfonico ('The Bell', 'Under The Sun'), pezzi dal deciso sentore epico/Rainbowesco ('Tarot', 'Asherah', 'Long Winter Dreams') e addirittura puro power metal (per l'invero un po' scontata 'Speed Of Sound', la traccia meno riuscita dell'album).
Concludendo: se amate dischi che uniscono melodia, architetture complesse, sonorita' orchestrali, il tutto suonato e cantato con grande classe e un gusto mai banale... beh, questo nuovo di Lana Lane e' un album che dovete seriamente prendere in considerazione! Non lasciatevelo sfuggire!

VOTO: 1/1
Purple74
INFO:
Anno: 2000
Etichetta: SPV
Durata: 72.47 minuti
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