IMMORTAL - damned in black
Luglio 2000
Fanno il loro ritorno sulle scene gli Immortal a poca distanza dal precedente, ottimo album, "At the heart of winter" e lo fanno nel migliore dei modi, con un disco, "Damned in Black", che spazza via ogni dubbio sulla coerenza del combo norvegese. Infatti in tutti questi anni gli Immortal hanno saputo evolversi senza per questo risultare meno credibili, esempio lampante e' stato lo stupendo "At the heart of winter", un disco che presentava piu' parti heavy. E questo nuovo capitolo nella storia degli Immortal non e' altro che la fusione fra il disco precedente e l'indimenticabile "Battles in the North" (che insieme a "Pure Holocaust" costituisce un'autentico inno alle fredde terre del nord). Il forzato abbandono di Demonaz (che comunque continua a collaborare per quanto riguarda la stesura delle lyrics) a quanto pare non ha fatto altro che rafforzare lo spirito di Abbath, che oggi guida da solo il gruppo accompagnato da Horgh alla batteria e da Iscariah al basso. Questo disco si apre con la devastante "Triumph", un vero concentrato di cattiveria e malvagita'. Una song davvero agghiacciante e brutale ma che allo stesso tempo riesce a trascinare l'ascoltatore con i suoi riff. La successiva "Wrath from above" sembra non differenziarsi molto dalla precedente song e invece qui ci troviamo di fronte ad un autentico macigno scagliatoci in faccia, con la doppia cassa di Horgh che assomiglia quasi alla folle corsa di un treno. Inoltre le parti piu' cadenzate di questa canzone sono di un'agghiacciante malvagita' da far venire i brividi. "Against the tide" possiede un feeling incredibile, che una volta impossessatosi dell'ascoltatore, lo trascina via portandolo fra le gelide terre nordiche. La voce di Abbath ha un no so che' di demoniaco che ci porta quasi a pensare che fra quelle terre si nasconda davvero l'accesso agli inferi. A questo punto arrivano "My Dimension" prima e "The darkness that embrance me" dopo che ci mostrano come gli Immortal siano riusciti ad unire alla perfezione il black e l'heavy metal senza per questo perdere in aggressivita' e velocita'. Davvero entusiasmante e' la parte centrale di "The darkness that embrance me" che presenta dei riff di chitarra unici e spettacolari. La successiva "In our mystic visions blest" e' un'altra mazzata in faccia, con il drumming di Horgh posto sempre in bella evidenza. Non mancano naturalmente momenti piu' cadenzati, scanditi dall'eccellente lavoro dietro alle chitarre da parte di Abbath che dimostra di trovarsi a suo agio nel ruolo di leader del gruppo. La conclusiva "Damned in black" e' una nuova perla di questo disco, con continui cambi di riff e di atmosfere, al punto da rendere questa canzone evocativa e devastante allo stesso tempo. Non c'e' che dire, se non che gli Immortal hanno composto un nuovo grande disco, e che a quanto pare, insieme ai Dark Throne sono l'unico gruppo norvegese a mantenere ancora accesa la nera fiamma.

VOTO: 1/1
Tonyevol
INFO:
Anno: 2000
Etichetta: Osmose Prod.
Durata: 36.45 minuti
Homepage: www.immortal.nu
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