GLENN HUGHES - return to crystal karma
Maggio 2000
WOW! In un momento in cui esplodono sulla scena i dischi di Black Label Society e Spiritual Beggars, portavoci di un furioso ritorno delle sonorita' hard rock anni '70, fa piacere rendersi conto che anche un "vecchietto" come Glenn Hughes e' ancora in grado di dire la sua con un disco energico e grintosissimo, il piu' heavy della sua carriera solista. Certo, non aspettatevi che Glenn possa competere con l'estroversa aggressivita' delle band sopra citate (anche perche' non gli interessa assolutamente farlo), ma il groove che accompagna 'Return Of Crystal Karma' (il cui acronimo 'R.O.C.K.' e' tutto un meraviglioso programma) vi colpira' lo stesso nelle viscere con tutta la vitalita' di un sound rinato, che poggia le sue fondamenta su chitarre calde e distorte (spesso al limite del Sabba), su ritmiche sudate e trascinanti e, naturalmente, sulla sempre incredibile voce di Glenn.
L'opener 'The State I'm In' mostra chiaramente quali sono le intenzioni di Hughes, e spazzera' via le illusioni di chi sperava in un ritorno all'A.O.R. di 'From Now On': un grande groove (e' inutile, non riesco a descrivere questo disco senza far ricorso a questo termine) ritmico sul quale si staglia una melodia angosciata e sentita, che sfocia in un crescendo da antologia. 'Midnight Meditated' e' in pratica una sorta di 'Lay My Body Down' (dal gia' citato 'From Now On') rifatta secondo uno stile piu' vicino ai gusti del cantante/bassista: pura energia, e nel mezzo emerge un riff di chiara matrice Purpleiana. Il tempo di annotare che su 'It's Alright' e 'Switch The Mojo' si funka di brutto (e con grandissima classe), che ecco la sorpresa di 'Gone', gia' nota ai fan di Glenn per essere uno dei pezzi nati dalla sua seconda (e purtroppo disponibile solo su bootleg) collaborazione con il grande Tony Iommi.
Ancora grezza energia funky e' l'ingrediente fondamentale di 'The Other Side Of Me', mentre un delizioso hammond fa da base per la melodia hard soul di 'Angela'. Da questo momento in poi il disco si fa molto piu' rilassato, a partire dallo strumentale 'Owed To J' (un omaggio a Jeff Beck), ma la sempre notevole prova canora, a supporto di melodie intense e avvincenti come non mai, permette a 'This Life' e soprattutto a 'Days Of Avalon' di concludere meravigliosamente un grande disco, che dimostra ancora una volta per tutte chi e' il vero maestro del crossover fra le sonorita' hard/heavy e quelle di derivazione soul/funk. Complimenti Glenn, e grazie per averci stupito ancora!

VOTO: 1/1
Purple74
INFO:
Anno: 2000
Durata: 55.48 minuti
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