Non convincono questi Gallows Pole, ragazzi balcanici di cui poco ci e' dato sapere (nessuna bio accompagna il CD promozionale) e che presumiamo essere al debutto discografico.
La loro ricetta e' un metal classico e melodico ispirato a tematiche di stampo cristiano, con qualche buona soluzione ma penalizzato dall'assoluta mancanza di quella scintilla che permetterebbe almeno ai brani piu' apprezzabili di decollare realmente.
Da meta' disco in poi, inoltre, la band perde totalmente quel minimo di personalita' che e' possibile riscontrare nei primi brani per scadere in un'imitazione priva di mordente del Maiden-sound, curiosamente accompagnato da mediocri vocals di stampo Derisiano: il cantante e chitarrista John Smith (!!!) e' infatti un clone scarso del grande Andi, e va a costituire uno dei limiti piu' grandi di questa formazione gia' di per se' non esaltante.
Alla fine i pezzi piu' convincenti risultano essere i quattro brevi strumentali chitarristici (molto melodici e di atmosfera, anche se l'Outro deve parecchio a 'Hotel California') e la bella 'Strawberry Fields' (no, niente Beatles!), mentre e' divertente notare come, di tanto in tanto, emergano alcuni di quei riff che ogni metallaro conosce a memoria (fra gli altri 'Charlotte The Harlot' e 'Iron Maiden'). E questo per non parlare del coro di 'Revelation Of John', clonato direttamente dalla versione Helloweeniana di 'Lay All Your Love On Me' degli Abba.
Insomma... qualche buona intuizione c'e', ma per il momento la sufficienza non viene raggiunta e i Gallows Pole vengono rimandati alla prossima occasione, sperando che possano crescere e maturare.