DISPATCHED - motherwar
Giugno 2000
Dalla foto che accompagna la biografia sembra di trovarsi di fronte ad una band di modern-new metal tipo Coal Chamber, ma per fortuna le cose non stanno cosi'. I Dispatched sono svedesi e hanno iniziato nel 1991 per opera del chitarrista Daniel Lundberg. I problemi di line-up si sono protratti fino al 1997 anno in cui il gruppo ha pubblicato il mini cd di debutto "Promised Land" prodotto da Tommy Tagtgren, fratello del ben piu' noto Peter degli Hypocrisy. Squadra che vince non si cambia, per cui ecco che ora giunge questo nuovo album dal titolo Motherwar. Partendo da un death svedese stile Dissection, mischiando riff di chitarra presi a piene mani da Helloween e Running Wild, usando pure qualche spuzzatina di thrash vecchio stampo alla Sodom e Destruction con, giusto per gradire, qualche tocco di tastiera qua' e la', la musica dei Dispatched tenta un miscuglio che cerca di piacere un po a tutti, sperando di accontentare anche quei defenders che si dilettano di sonorita' piu' estreme. Una cosa positiva poi' e l'autoironia della band il suo sapersi prendere non troppo sul serio come si puo' capire ascoltando la title track con i suoi inserti Mozartiani, oppure la pacchianissima cover di The Final Countdown degli Europe.
Fra le altre songs presenti mi sembra giusto segnalare "Silver Waves", col suo incedere che ricorda parecchio i Manowar di Into Glory Ride, e l'ultima "Dispatched" una suite di 14 minuti molto ben costruita e arrangiata, che denota le buone qualita' del gruppo. Per concludere bisogna dire che questo Motherwar e' tutto tranne che il capolavoro assoluto che la bio ci vorrebe far credere, pero' rispetto a tanti altri epigoni del genere si lasciano ascoltare. Ultima nota di colore: la confezione del promozionale era a forma di Busta da orbitorio e nell'etichetta dove e' segnalata la causa di morte c'era scritto: "METAL OVERDOSE".....Simpatica trovata.....

VOTO: 1/1
Teo "Wildsteel"
INFO:
Anno: 2000
Etichetta: Music For Nations
Durata: 47.10 minuti
indice