DEEPSKIN - judas
Giugno 2000
Il Gatto Fenriz aveva erroneamente creduto di trovarsi di fronte ad uno sconosciuto gruppo portoghese, gli ultimi arrivati che provavano a scimmiottare il suono gia' esplorato dai Moonspell di "Sin/Pecado". Si era pero' sbagliato. Gia', perche' i Deepskin erano guidati da Ares, quello stesso Ares che aveva militato nei Moonspell dei primi album, e la miscela sonora che ora riproponeva con il suo gruppo era un figlio illegittimo proprio di alcune sonorita' dei suoi ex-compagni, ma senza raggiungere la loro intensita' compositiva.
Basi industrali e con poche idee facevano da sfondo a voci filtrate e decadenti che ora apparivano e ora sparivano cercando di dare un pizzico di melodia al tutto. Non mancavano certo i momenti interessanti come nella canzone "crushed", o in "rubber black" ove si avvertiva quasi un senso di malata epicita', ma in definitiva potevano essere considerati poca cosa considerando anche la brevita' del disco.
Melodie cantilenanti e ripetitive, tastiere che ora con suoni aperti e ora con effetti vari cercavano di riempire i vuoti creati da chitarre spesso poco espressive, mai concludenti o avvincenti. Anche "underskin", che a tratti sconfinava in un'acidita vocale e sonora, alla fine lasciava con una sensazione di infelicita' e insoddisfazione latente. C'era pero' qualcosa, un certo "non so che" che poco per volta, ascolto dopo ascolto, aveva iniziato a stimolare il Gatto Fenriz, come se al di sotto delle molte lacune del disco si celassero invece delle grandi doti, delle immense possibilita'. Certo i Deepskin si sarebbero dovuti prima liberare di tutti i fantasmi del passato, e poi allora chissa'...

VOTO: 1/1
Pazuzu
INFO:
Anno: 2000
Etichetta: Dream Catcher
Durata: 37.21 minuti
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