CONCERTO MOON - rain forest
Giugno 2000
Dopo molte peripezie riesco finalmente a mettere le mani sul nuovo disco dei giapponesi Concerto Moon, che proprio con questo "Rain Forest" (uscito originariamente l'anno scorso) inaugurano la ristampa europea dei loro lavori. Mente e compositore principale della band e' il chitarrista Norifumi Shima, gia' membro di diverse band underground negli anni Novanta (Dion, Crystal Clear). Come ogni axeman nipponico che si rispetti, Shima ha due chiodi fissi: i Rainbow di ispirazione meno epica e il Malmsteen dei primi tre dischi. Ovvio quindi che la musica dei Concerto Moon sia purissimo metallo neoclassico, suonato con classe, perizia e sano feeling retro'. L'originalita' non e' la caratteristica principale della band, basti ascoltare la strumentale title track, quasi un outtake dal primo Rising Force. Tuttavia si sente che il gruppo suona questo stile musicale con genuina passione: il mid-tempo "Lonely Last Journey" (sbaglio o ci sento qualcosina dei Royal Hunt?), le robuste "Break it Down" e "Half Way to the Sun" o la hardrockeggiante "Victim of Desire" (con l'hammond in evidenza) acchiappano l'orecchio in virtu' di una performance accattivante e di un ottimo lavoro strumentale; il leader Shima e' ovviamente sugli scudi, bravissimo sia nelle ritmiche che negli assoli (spesso doppiati dalle tastiere), ma va menzionato anche il cantante Takao Ozaki, in possesso di un ugola rude, il cui fascino e' accresciuto dal cantato spesso in lingua madre. Le canzoni piu' veloci, tipo la potente opener "Time to Die" (il mio brano preferito) possono portare alla mente, forse per colpa dei ritmi galoppanti, certe cose degli Stratovarius; ma, al contrario dei finlandesi e del loro scialbo pop-metal, i Concerto Moon mantengono sempre una bella dose di aggressivita', frutto anche di una produzione (volutamente?) non pulitissima. Certo, non mancano alcune cadute di tono, come la ballad per tastiere e chitarra acustica "Picture of an Old Man", francamente senza capo ne coda, o "Unstill Night", che ruba riff e coro a "I Speed at Night" di Ronnie James Dio (ma gli assoli di chitarra e tastiere sono fantastici). Mi sento pero' di poter dire che siamo di fronte a una band preparata e a ottime canzoni, con grandi possibilita' di crescita per il futuro. Questa versione europea di "Rain Forest (tra l'altro con artwork differente da quello originale nipponico) comprende anche tre bonus tracks pubblicate in patria sul mini "Time to Die": i brani non si distaccano dallo stile degli altri, ma allungano fin troppo la durata del CD finendo per sminuirne un poco l'impatto generale. A parte questo piccolo inconveniente, l'album e' consigliatissimo agli amanti del chitarrismo neoclassico e a chiunque si voglia prendere una boccata d'aria dall'imperante trend draghi&spade-metal, pur rimanendo in un ambito tradizionale.
Segnalo infine che la LMP/Inside Out ristampera', sempre con nuovo artwork e canzoni bonus, anche i primi due album della band, "Fragments of the Moon" e "From Father to Son". I Concerto Moon hanno nel frattempo pubblicato in Giappone un live album ("The End of the Beginning") e si sono separati dal singer Ozaki. Norifumi Shima e' attualmente al lavoro su un progetto solista assieme all'ottimo cantante Takenori Shimoyama (Saber Tiger). Attendo fiducioso i futuri sviluppi.

VOTO: 1/1
Lorenzo
INFO:
Anno: 2000
Etichetta: LMP / Inside Out / SPV
Durata: 75.14 minuti
Homepage Inside Out: www.insideout.de
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