BROWBEAT - no salvation
Maggio 2000
Ci sono dischi che si lasciano ascoltare, altri che si lasciano perdere ed altri ancora che sembra vogliano mordere il raggio laser del cd ed impossessarsi dello stereo di casa per spazzare via le pareti, i vicini e tutto cio'che fa parte dell'immaginario corretto del bravo ragazzo.
Questo disco fa parte della terza categoria.
Per definirlo non si possono usare altri termini se non bastardo, incazzato, furioso.
Dopo innumerevoli uscite decisamente mosce del panorama metallico e dintorni soprattutto a livello italiano, finalmente questo anno 2000 ci porta oltre. In un altro panorama, citerei gli Iblis, l'anno scorso citai i Braindamage, ma ora pare che questi Browbeat tengano alta la bandiera, alla faccia degli spadoni! E' una mazzata sonora, un delirio di decibel impazziti, una sequenza di testi troppo veri per poter essere ignorati, troppo reali per poter essere rappresentati in altro modo.
Senza alcun respiro, da "Who's the beast" a "Burning Marbles", trentacinque minuti di furia, che pone il suo picco in "Challenge", una canzone che potrebbe essere l'inno di ogni persona dotata di un briciolo di consapevolezza. Per definirli in qualche modo, con una squallida etichetta da supermarket, bisogna scomodare il termine "metalcore", ma lasciandosi guidare nel viaggio folle di questo pullman impazzito, la rabbia, il furore di M.V. alla voce, Frank alla chitarra e voce, Alby alla chitarra, Andrea (ex drummer dei Raw Power) e Robby al basso, esplodono senza la possibilita' di fermare la traiettoria verso la distruzione.
Un disco dove Dio non c'e', dove cinque persone convivono dalla fine del 1998, dove grazie a Lorenzo dei Crackdown possiamo essere invitati al party maledetto, fatto di muri sonori, torte farcite alla disperazione, bigne' alla rabbia e l'unica bevanda consentita e' il benzene. Giusto per eliminare le tossine della mediocrita' musicale degli ultimi tempi, solo per respirare ancora una volta le acide esalazioni di un universo metal sempre piu' confinato in manierismo da educande, in un circolo vizioso che suona piu' o meno cosi': "I know that every year it's always the same story (...) ebullition!".
In mezzo, la perdizione.

VOTO: 1/1
Space Captain
INFO:
Anno: 2000
Etichetta: Vacation House
Durata: 35.50 minuti
Audio samples: www.loudblast.com
Homepage: http://digilander.iol.it/crackdown/
Contatti: browbeat@libero.it
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