A PERFECT CIRCLE - mer de noms
Giugno 2000
Assolutamente inafferrabile. Oscuro. Criptico. Suadente. Questi sono solo una minima parte degli aggettivi con cui si potrebbe tentare, senza riuscirci di definire il sound del debutto degli APC.
La band nasce dall'incontro tra l'enigmatico (Ecco un altro termine adatto) Maynard Keenan dei geniali e sotterranei Tool e l'ex-roadie e autore di quasi tutto "Mer de Noms" Billy Howerdel, con l'aggiunta di altri nomi di spicco come Josh Freese.
Il disco e' il lavoro piu' incredibilmente fascinoso ed indefinibile che sia apparso sulla scena rock da anni. Ipnotico nel suo mescolare cupi umori alla tool (Portati soprattutto dalla voce di Keenan), melodie crepuscolari e aggraziate, momenti di sperimentazione pura e aggressione.
Si passa da song intense e penetranti come una rasoiata come "Magdalena" (dal testo da pelle d'oca), "The Hollow" o la spiazzante "Thinking of you" a canzoni dolcissime e strazianti come "Orestes". Le chitarre tessono riff e partiture multiformi e psichedeliche che sembrano quadri in continua trasformazione e su tutto la voce di Maynard si erge come quella di un incantatore, suadente e sottile come non era mai stata con i Tool. E poi occorrerebbe parlare dei testi: poesie nere e dolenti come non se ne sentivano da tempo. Che MAynard fosse un grande autore di lyrics gia' lo si sapeva ma con gli APC da sfogo al suo lato meno pessimista e piu' disperatamente intimista.
Potrei parlare per ore di questo disco ma sarebbe inutile. Compratelo e lasciatevi trascinare. E' un ordine...

VOTO: 1/1
AnalCunt
INFO:
Anno: 2000
Etichetta: Virgin Records
Durata: 44.31 minuti
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