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Daniele
Assereto

31 Gennaio 2004
LACRIMA

Guardo verso il cielo
e vedo i tuoi occhi
il tuo sorriso
e la mia dissolvenza.
Ho dipinto una lacrima
con i colori del pianto
solo per specchiarmi una sera
i miei occhi nei tuoi
e ho dipinto una rosa
di rosso vermiglia
con le spine addormentate
dal troppo torpore
per non ricordare quello che sono e che non vorrei essere, dopo una giornata tristemente vissuta senza il candore di un tuo sorriso, e senza la sicurezza di una tua parola. Quante volte mi sono ritrovato con nient’altro che i miei pensieri, alla fine di una giornata tristemente vissuta con le mie speranze e le mie illusioni, senza la certezza di quel domani che mai avverrà tra le cime di queste alte montagne che sono i miei pensieri.
Ho rivolto il mio sguardo a te, e mi sono abbandonato al piacere di sentirmi vivo ancora una volta, solo per scoprire che esisto solo in te, solo per scoprire che non esisto se non nei pensieri di una follia immanente.
Ho dipinto una lacrima
con i colori del pianto
solo per specchiarmi
nei tuoi occhi
e vederci riflesso
il candore dei miei.
Ho dipinto una lacrima
e mi sono risvegliato
con tre pinte di pianto
e la certezza
di un futuro incerto
che mai mi placherà.